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L’etichetta che indica Grecia e Olanda come luoghi di allevamento e macello di un agnello sardo è falsa

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13 aprile 2021
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Il 12 aprile 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine che mostra un’etichetta di una confezione di una «coscia di agnello di Sardegna Igp» appartenente al lotto 00000558. Nell’etichetta si legge che la carne sarebbe stata allevata in Grecia e macellata in Olanda. Nella stessa immagine compare anche questa scritta: «e poi è stato pure a Londra, Parigi e New York».

Si tratta di una notizia falsa. L’immagine oggetto della nostra verifica è stata in realtà modificata. Andiamo con ordine.

Ad aprile 2020 il Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp aveva segnalato al Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) la presenza in un supermercato di una coscia di agnello di Sardegna Igp (Indicazione geografica protetta) appartenente al lotto 00000558 che indicava erroneamente la Grecia come luogo di allevamento e macellazione.

Alessandro Mazzette, direttore del Consorzio per la tutela dell’Igp Agnello di Sardegna, ha successivamente spiegato alla testata il Salvagente come era nato l’errore: «La prima volta che l’etichetta è cominciata a girare, lo scorso aprile, il tutto è partito da un errore umano di un addetto a Milano. Le bilance funzionano col doppio codice, uno identifica il prodotto e l’altro l’origine. Nell’etichetta è rimasta l’origine di un agnello greco precedente. L’agnello è stato invece identificato, sono state anche mandate le bolle di consegna, ricostruita l’intera tracciabilità, e si trattava effettivamente di un agnello Igp di Sardegna, acquistato da noi da un macello del sassarese». L’agnello della confezione era quindi un agnello allevato e macellato in Sardegna.

Durante la scorsa estate è poi iniziata a circolare sui social l’immagine modificata con «Olanda» al posto di «Grecia» per quanto riguarda il luogo di macellazione della carne. La parola «Olanda» è stata aggiunta in un secondo momento, falsando l’immagine originale (che già conteneva un errore, come abbiamo visto). Il Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp ha dichiarato di aver segnalato alla Polizia postale la circolazione di etichette false.

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