Mercoledì 23 settembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare il contenuto di un post pubblicato il 29 agosto 2020 su Facebook. Il post oggetto della nostra verifica contiene un video della durata complessiva di 16 secondi che mostra una folla di manifestanti per le strade di una città non meglio definita, con persone che intonano canti e impugnano bandiere bianche e rosse.
Il video è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post, che recita: «Il grande risveglio globale sta avvenendo! Stop dittatura mondiale! Manca poco e la cabala crollerà! No al bavaglio! No al vaccino! No al distanziamento sociale! No al controllo totalitario! No alla disumanizzazione dell’umanità! No alla nuova religione satanica mondiale! No al Nuovo Ordine Mondiale…#stopnwo #polonia».
Questo contenuto è fuorviante e veicola una notizia falsa.
Il video oggetto della nostra verifica non è stato girato in Polonia e non ha nulla a che fare con il cosiddetto «Nuovo Ordine Mondiale» – una teoria del complotto secondo cui un numero ristretto di persone molto influenti governa segretamente il mondo – né con le proteste contro le misure anti-Covid.
Il filmato proviene in realtà dalla Bielorussia e ritrae le manifestazioni contro il presidente Alexander Lukashenko, scoppiate il 9 agosto 2020 dopo i presunti brogli che hanno portato alla sua rielezione per un sesto mandato. Il risultato delle urne è stato duramente contestato, non solo dalle opposizioni – con la sfidante Tikhanovskaya costretta a riparare in Lituania per paura di ritorsioni – ma anche dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, che ha deciso di non riconoscere il risultato elettorale.
Il video in questione risale a una successiva ondata di proteste, sempre contro i presunti brogli elettorali, andata in scena il 23 agosto 2020. Com’è possibile notare dal filmato, i manifestanti non utilizzano la bandiera ufficiale della Bielorussia (bianca, rossa e verde), adottata a partire dal 1995, ma la più antica bandiera bianca e rossa, disegnata nel 1918 e utilizzata per la breve esperienza della Repubblica popolare bielorussa, quando il Paese uscì brevemente dall’orbita russa ottenendo l’indipendenza. Col tempo, la bandiera bianca e rossa è diventata il simbolo delle opposizioni a Lukashenko. Si tratta dunque di un’antica bandiera nazionale bielorussa e non di quella della Polonia, come erroneamente riportato nel post oggetto della nostra verifica.