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Non è vero che i membri della comunità amish sono immuni alla Covid-19

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16 febbraio 2021
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Il 27 gennaio 2021 su Twitter è stata pubblicata un’immagine che mostra un uomo di spalle, vestito con camicia bianca e bretelle, e una donna con jeans, giubbotto rosso e mascherina. L’immagine è accompagnata da un testo in cui si legge: «Reporter: perchè la comunitá Amish non é stata infettata dal coronavirus? Amish: perchè non abbiamo la tv». Il concetto implicito nel contenuto è che la pericolosità del virus Sars-CoV-2 sia un costrutto mediatico e che in assenza di televisori le persone si ammalino meno.

Si tratta di una notizia falsa.

Innanzitutto, quella amish è una comunità protestante particolarmente diffusa negli Stati Uniti, improntata a uno stile di vita austero e lontano dagli agi della modernità. Per questa loro caratteristica, i membri della comunità amish vengono spesso utilizzati dal mondo della disinformazione come esempio di ciò che accadrebbe se la popolazione non fosse influenzata dai media, dalle scoperte scientifiche e dalle tecnologie più recenti. Qualche tempo fa ci eravamo ad esempio occupati della falsa affermazione secondo cui gli amish registrerebbero «tassi di autismo pari a zero» perché rifiutano i vaccini.

Venendo alla diffusione del virus Sars-CoV-2 nella popolazione amish, nel mese di maggio 2020 i Cdc americani (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) hanno studiato l’impatto della pandemia in una comunità amish dell’Ohio, concludendo che «le occasioni di ritrovo, importanti nelle comunità amish, hanno probabilmente contribuito alla rapida trasmissione del virus» e che «alcuni membri della comunità erano preoccupati all’idea di dover seguire strategie di contenimento, incluso il distanziamento sociale e l’uso di mascherine».

Qualche mese più tardi, ad agosto, il quotidiano locale Indianapolis Star collegava le pratiche di socializzazione della comunità amish al focolaio in corso in un’altra comunità rurale, quella di Nappanee County, nello stato dell’Indiana. Secondo quanto sottolineato dal quotidiano di Indianapolis, non esistono dati esaustivi sugli amish a causa di due fattori principali: gli Stati Uniti non raccolgono dati su base religiosa e i membri delle comunità rifiutano i test provenienti dall’esterno.

Come ha spiegato Usa Today, la leggenda degli amish “immuni alla Covid-19” sarebbe nata soprattutto per via del loro peculiare stile di vita, che li porta a non richiedere cure mediche per i sintomi da coronavirus e a dubitare dei rimedi offerti dalla scienza moderna. Secondo Steven Nolt, ricercatore di storia e costumi anabattisti (la frangia più radicale dei protestanti) presso l’Elizabethtown College «alcune persone Amish morte a causa di Covid-19 sono morte a casa» proprio per questo motivo. Tale affermazione trova conferma nelle testimonianze dei medici legali locali, che riferiscono di decessi avvenuti tra le mura domestiche degli appartenenti alle comunità amish.

In conclusione, le comunità amish non sono immuni alla Covid-19. Questa leggenda si fonda sulla difficoltà nel reperire dati (gli Stati Uniti non raccolgono dati basati sulla fede religiosa dei pazienti) e sulla resistenza opposta dagli amish, avversi a qualsiasi tipo di modernità, compresa quella della medicina moderna. In realtà le comunità amish sembrano molto colpite dalla pandemia – in particolar modo per le loro pratiche di ritrovo pubblico – ma i decessi per Covid-19 non compaiono tra i dati pubblici perché la minoranza religiosa non ricorre agli ospedali.

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