Venerdì 29 maggio la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un video, pubblicato il 24 maggio dal canale YouTube Giulia 696 (attivo dal 10 aprile 2020), dal titolo «Ultim’Ora 24/05/2020 il Governo traccia già i cellulari con Android Morris San Greg diffondete».
Il video, della durata complessiva di 4 minuti e 21 secondi, annuncia una «scoperta importantissima di cui nessuno è in questo momento a conoscenza», ovvero l’installazione dell’app di tracciamento Immuni sui cellulari Android «senza che nessuno gli dia l’autorizzazione». La prova di ciò sarebbe rappresentata dalla presenza della voce «Notifiche di esposizione al Covid-19» nel menù del sistema operativo, circostanza che implicherebbe «che l’app Immuni è già attiva» e che il sistema operativo Android «è già stato predisposto per il tracciamento di dati».
Si tratta di una notizia falsa.
Come la redazione di Facta ha già avuto modo di verificare in questo articolo, l’app di tracciamento Immuni sarà disponibile solo a partire da giugno e la sua installazione sarà a totale discrezione dell’utente (come specificato dall’articolo 6 del decreto-legge n.28 del 30 aprile 2020).
Quanto alla voce «Notifiche di esposizione al Covid-19», si tratta di un’interfaccia per il contact-tracing digitale sviluppata in collaborazione tra Apple e Google, che servirà a integrare l’esperienza dell’app Immuni, ma che non può però funzionare senza di essa.
Come ha spiegato la stessa Google, la funzionalità potrà infatti essere attivata solo dopo il download dell’applicazione «dell’autorità sanitaria pubblica governativa» del proprio Paese. Dal momento che l’app Immuni non è ancora stata rilasciata, dunque, è falso affermare che il «il governo traccia già i cellulari con Android».