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Sophie Johansson è stata aggredita, ma non «perché non indossava il burka islamico»

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2 settembre 2020
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Martedì 1 settembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione su Facebook che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il 30 agosto sul social network. Il post oggetto della nostra verifica contiene una fotografia che mostra una ragazza bionda con il volto e i vestiti insanguinati, accompagnata da un testo che recita: «Questa è l’immagine della svedese e cristiana, Sophie Johansson, 19 anni, presa a bottigliate per aver respinto uno sconosciuto che voleva violentarla perché non indossava il burka islamico».

Si tratta di una notizia falsa.

Il post oggetto di verifica, pubblicato su Facebook il 30 agosto 2020

La persona ritratta nella foto oggetto di verifica si chiama davvero Sophie Johansson, è una cittadina svedese e oggi ha 21 anni. Lo scatto è stato realizzato il 29 gennaio 2018, quando la ragazza fu vittima di molestie sessuali in un nightclub di Malmö, in Svezia.

Secondo il suo racconto, la donna è riuscita a sfuggire alla violenza colpendo il suo aggressore che ha reagito con una serie di pugni e con una bottigliata in pieno viso. La ricostruzione è stata confermata dai proprietari del nightclub con un post su Facebook. Nella dichiarazione rilasciata da Johannson, tuttavia, non esiste alcun riferimento alla nazionalità o alla fede religiosa dell’aggressore, la cui identità rimane tuttora ignota.

Gli unici particolari che la donna è riuscita a ricordare sono contenuti in questo articolo della testata locale Aftonbladet, in cui si legge: «Non l’ha sentito parlare, quindi non riconoscerebbe il suono della sua voce. Ma crede che potesse avere circa 25 anni, alto circa un metro e 75, con una struttura corporea forte e che avesse i capelli scuri e una maglietta scura a maniche lunghe».

In conclusione, dunque, la foto presente nel post oggetto di verifica è vera, ma la ricostruzione fornita è falsa e priva di fonti, sia per quanto riguarda il motivo dell’aggressione – un tentato stupro senza alcun riferimento all’abbigliamento della ragazza – che per la fede dell’aggressore, tuttora sconosciuta.

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