No, questa foto non ritrae migranti che «assaltano gli uffici postali» del Casertano per il bonus da 600 euro - Facta
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No, questa foto non ritrae migranti che «assaltano gli uffici postali» del Casertano per il bonus da 600 euro

Il 9 aprile la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la segnalazione di un presunto assalto alle poste da parte di immigrati nel Casertano. La segnalazione ci è stata inviata facendo riferimento ad un articolo pubblicato dal sito StopCensura.org con il titolo: «Nel Casertano migranti assaltano uffici postali per il bonus da 600 euro». 

L’immagine di copertina dell’articolo mostra un gruppo di persone di colore fuori da un edificio. Le persone sono tutte di spalle o di profilo e sono accalcate sotto la finestra di un piano rialzato dove, all’interno, si intravede una persona. Non vi è alcuna indicazione che possa ricondurre a un ufficio. 

L’articolo è stato pubblicato nella mattinata dell’8 aprile 2020 e condiviso sulla pagina Facebook del sito. Dallo stesso giorno il post ha iniziato a circolare nella stessa forma, oltre che su WhatsApp dove ci è stato segnalato, anche su Twitter.

La notizia – così come è stata pubblicata – è però parziale, la foto è utilizzata fuori contesto e, in generale, l’informazione è potenzialmente fuorviante. Andiamo con ordine.

Il 7 aprile Il Mattino ha riportato la notizia secondo cui sarebbero stati rilevati dei problemi legati all’afflusso agli uffici postali di Castel Volturno (Caserta) e Mondragone (Caserta) di persone che ambivano ad avere il bonus da 600 euro introdotto con il Decreto Cura Italia per alcune categorie di lavoratori. Nell’articolo, si legge, questo avviene «da parte di stranieri e italiani», non si fanno distinzioni.

Per quanto riguarda l’immagine, si tratta di una foto del tutto estranea a questi avvenimenti. L’immagine appare, ad esempio, anche in testa ad un articolo pubblicato dall’agenzia stampa Redattore Sociale il 7 gennaio 2020, ben prima dell’emergenza coronavirus. L’articolo di gennaio era focalizzato sugli effetti dei cambiamenti introdotti dal Decreto sicurezza del primo Governo Conte. L’autrice dell’articolo, da noi contattata, ci fa sapere che si tratta di una vecchia foto d’archivio. 

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