Il presidente ucraino Zelensky non c’entra con la «strage di Odessa» del 2014
Il 24 marzo 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni riportate in un post pubblicato il giorno precedente su Facebook. Il post oggetto della segnalazione contiene una foto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky accompagnata da un testo che recita: «14000 morti fra civili e militari nel Donbas in 7 anni. 2014 strage di Odessa, Gli ucraini diedero fuoco ad un sindacato pieno di anziani, donne con bambini, quelli che si salvarono furono uccisi a colpi di fucile. Il Parlamento Europeo ha nominato Zelensky al “premio Nobel per la Pace”».
Si tratta di un’informazione fuorviante, che veicola una notizia falsa.
Innanzitutto, il Donbass è una regione dell’Ucraina orientale che comprende le repubbliche separatiste filo-russe di Donetsk e Lugansk, autodichiaratesi indipendenti durante la crisi tra Russia e Ucraina del 2014 al termine di un referendum non riconosciuto dall’Ucraina e dalla comunità internazionale. Questi fatti sono stati alla base di un conflitto che, secondo le Nazioni Unite, dal 2014 a oggi avrebbe provocato tra i 13.100 e i 13.300 morti (tra civili, militari e membri di gruppi armati non inquadrati nell’esercito).
La cosiddetta “strage di Odessa” si inserisce invece all’interno dei disordini seguiti a Euromaidan, la serie di manifestazioni pro-europeiste svoltesi in Ucraina a cavallo tra il 2013 e il 2014 e seguite alla decisione dell’allora presidente ucraino Viktor Janukovič di non sottoscrivere il trattato di associazione con l’Unione europea, orientando di fatto il Paese in senso filorusso. Le proteste si protrassero per tre mesi e portarono all’impeachment di Janukovič, evento che scatenò ulteriori manifestazioni, organizzate questa volta dalla frangia fedele all’ex presidente.
In una di queste ultime proteste, un gruppo di manifestanti filo-russi disarmati si rifugiò all’interno del Palazzo dei Sindacati di Odessa, che fu circondato e dato alle fiamme da esponenti del tifo organizzato e dell’estrema destra locale (tra cui membri di Pravyj Sektor, un’organizzazione paramilitare di ispirazione neonazista). Nel rogo che seguì persero la vita almeno 48 persone.
Sebbene i fatti riportati nel post siano reali, nessuno di questi può essere direttamente attribuito a Volodymyr Zelensky. L’attuale presidente ha infatti iniziato a fare politica attiva solo nel 2018 ed è stato eletto il 21 aprile 2019, dopo una storica vittoria contro il presidente in carica Petro Poroshenko. Tra i capisaldi del programma elettorale di Zelensky c’era l’intenzione di porre fine al conflitto in corso nel Donbass attraverso un’azione diplomatica che coinvolgesse i partner dell’Unione europea.
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Serafino
Grazie per aver verificato la veridicità della notizia.
Drago
La hostra rettifica e’ circostanziata e corretta. Da questo a dire che il presidente ucraino sia degno di essere candidato al Nobel per la pace, pero’, ce ne passa. Le sue attuali dichiarzioni sembrano piu’ irette ad un allargamento del conflitto che non a propositi di pace
Matteo Abis
Ok posso capire la tua posizione sul dombass,che il presidente ucraino attuale non abbia colpa,ma che mi dici degli americani che volevano e vogliono tutt’ora mettere basi militari in Ucraina per circondare la Russia,Putin se sentito minacciato dalla nato e gli Usa,Putin ha detto chiaro, ucraina indipendente,Putin dice smilitarizzazione,questo non lo condivido perché è giusto che ucraina abbia un proprio esercito ma deve essere neutrale,se gli americani con nato vogliono mettere basi devono dire di no,e questo deve valere anche per la Russia.
Mauro
Grazie della delucidazione
Amedeo Vanetti
Lui non ha fatto nulla x cambiare però giusto?
Facta
Buongiorno, come abbiamo scritto nel nostro articolo: «tra i capisaldi del programma elettorale di Zelensky c’era l’intenzione di porre fine al conflitto in corso nel Donbass attraverso un’azione diplomatica che coinvolgesse i partner dell’Unione europea».
Ank
Sono talmente diplomatici che ora i francesi megafono di whashinton osano chiedere a l’intera UE di andare in rissa contro la russia per un paese che neppure fa parte del Europa e che data la sua situazione disastrosa sin da prima del conflitto non aveva assolutamente i requisiti per aderirne essendo ai massimi livelli di corruzione e non solo. Non si diventa democratici perché si vuole entrare in Europa si entra in Europa perché si è democratici almeno così professano i bacchettoni di Bruxelles quando torchiano i paesi a colpi di spreed per metterli in riga….. Buona austerity ed economia di guerra a tutti. Grazie NATO
Annalisa
Se non la smettete con la censura perderete tutti gli iscritti! Siete dei NAZISTI! O MI SBOOCCATE O MI RICOLGO ALLE AUTORITÀ (vendute) competenti….
Facta
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La redazione di Facta
Rodolfo Baroncini
La vostra verifica è corretta, ma fino a un certo punto: è vero che a Zelensky non possono essere imputati direttamente i tragici eventi della strage di Odessa (perché poi «cosiddetta»? forse perché 48 morti pure se vecchietti e nostalgici del Pcus non sono sufficienti per costituire una strage?), ma dalla sua elezione in poi non ha fatto nulla per arginare l’intraprendenza e le violenze delle numerose organizzazioni paramilitari di estrema destra che hanno infettato la rivolta di Maidan e continuano a infettare il paese. Anzi costoro, come noto, sono stati, a cominciare dai neonazisti del battaglione Azov, inquadrati nell’esercito regolare.
Facta
Buongiorno Rodolfo, con “cosiddetta” intendiamo chiamata così. L’incendio avvenuto ad Odessa è stato successivamente chiamato “Strage di Odessa”.