Logo
Questo articolo ha più di 47 mesi

Il video del dottor Mariano Amici contiene numerose affermazioni false

[…]

7 gennaio 2021
Condividi

Il 5 gennaio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via Whatsapp la segnalazione di un video, pubblicato il 31 dicembre 2020 su Facebook e condiviso, al 7 gennaio 2021, oltre 19.000 volte. Il video è uno spezzone di 7 minuti e 26 secondi, tratto dal minuto 7:23 in poi di questo video, pubblicato dall’account Italia Sera su Youtube il 4 novembre 2020.

Il video rappresenta parte dell’intervento del dottor Mariano Amici a una «settimana sociale di Milano» (evento di cui non troviamo riscontro ufficiale ma cui si fa riferimento nel video oggetto di analisi). In passato abbiamo già incontrato il dottor Amici a proposito di questa bufala sui tamponi, e ricordiamo che è stato richiamato dall’Ordine dei Medici il 28 dicembre 2020 per le sue affermazioni infondate sui vaccini.

Nella prima metà del video vengono riportate per lo più solo informazioni false sulla pandemia. Nella seconda metà, Amici invoca poi una class action, ovvero una causa legale collettiva, per porre fine alle direttive anti-contagio, da lui ritenute illecite.

Ma quali sono le informazioni errate? Vediamole.

Al minuto 00:30 del video di Facebook, Amici afferma: «se la diagnosi di Covid è basata sul tampone è una falsa diagnosi, perché il tampone è assolutamente inattendibile. Il tampone non è assolutamente diagnostico. Sulla base di un tampone con esito positivo non si può fare diagnosi di Covid.». Questa affermazione è falsa: abbiamo analizzato in dettaglio l’affidabilità dei tamponi molecolari per il Sars-CoV-2, e sebbene sia possibile una piccolissima percentuale di falsi positivi in generale il tampone molecolare è estremamente affidabile per l’infezione. Infezione da Sars-CoV-2 non significa necessariamente malattia conclamata, ma ricordiamo che gli asintomatici trasmettono il virus e quindi vanno trattati, ai fini pratici, come tali.

Al minuto 1:10 Amici sostiene che «il tampone non va a mirare il Sars-CoV-2, virus che di fatto ancora non è stato isolato. E che se non è stato isolato, come fanno a fare un’interfaccia, cioè il tampone che ha dei reagenti che interagiscono con quel virus? […] Come potete trovare col prelievo sierologico degli anticorpi contro il virus, se il virus non è stato isolato?» Anche questa affermazione è falsa. Il virus Sars-CoV-2 non solo è stato ripetutamente isolato (solo alcuni esempi: qui l’articolo scientifico che descrive il primo isolamento del virus, in Cina a inizio gennaio 2020, qui il primo isolamento del virus in Usa, in cui viene spiegato dettagliatamente il protocollo di isolamento, e qui l’articolo che descrive l’isolamento del virus in Italia), ma al momento viene regolarmente coltivato in colture cellulari a fini di ricerca medico-scientifica. Ricordiamo a proposito che nessun documento ufficiale ha mai ammesso che il virus non sarebbe stato isolato: è una bufala, come abbiamo discusso in precedenza.

Successivamente, al minuto 01:49, Amici sostiene che «non è stato neanche stabilito il nesso di causalità tra il virus e la malattia». Di nuovo, affermazione falsa. Benché non sempre applicabili, i criteri tradizionali per indicare la correlazione tra virus e malattia sono i postulati di Koch. In breve il virus deve poter essere isolato dai pazienti, deve poter essere coltivato e deve essere dimostrato che il virus isolato possa a sua volta indurre la malattia (in un modello animale, per esempio) e venire a sua volta re-isolato. Tali criteri per il legame tra il virus Sars-CoV-2 e la malattia Covid-19 sono stati soddisfatti definitivamente a maggio 2020, in uno studio pubblicato su Nature.

Al minuto 2:11 Amici afferma che coloro che risultano positivi al tampone vengono spesso dipinti come «untori». A tale proposito ricordiamo che i portatori asintomatici del virus contribuiscono al contagio.

Infine, al minuto 03:04 si sostiene che «il tampone non è validato». Si tratta di un’informazione falsa dal momento che tutti i tamponi molecolari vengono validati prima di essere messi in commercio – come abbiamo descritto qui – per essere certi che riconoscano solo il virus Sars-CoV-2 e non altri.

In conclusione, il video di Mariano Amici contiene una serie di informazioni scientificamente infondate e false, tese a negare l’esistenza della pandemia di Covid-19 e il senso delle misure prese per contrastarla. Pandemia che, è necessario ribadire, è stata una delle più importanti cause di morte del 2020.

Potrebbero interessarti
Segnala su Whatsapp