Il 4 aprile 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si afferma che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe «approvato l’abolizione da parte della Russia del Consiglio di sicurezza dell’ONU, l’abolizione della Corte internazionale di giustizia, l’abolizione dell’Organizzazione mondiale della sanità».

Si tratta di una serie di notizie infondate che non trovano riscontro in nessuna testata nazionale e internazionale, né in nessun comunicato delle autorità interessate. 

Le Nazioni Unite sono un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1945 con l’obiettivo di preservare la pace e la sicurezza collettiva grazie alla cooperazione internazionale.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è composto da 15 membri. La Federazione russa fa parte dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, come si può verificare qui. Lo scorso 14 aprile il rappresentante della Federazione russa presso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha tenuto un discorso sulla situazione in Yemen. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite non è stato dunque abolito e la Russia, come membro permanente, partecipa normalmente alle sue attività. 

Precisiamo che la Carta delle Nazioni Unite, cioè il trattato fondamentale dell’Onu, non prevede la possibilità che il Consiglio di sicurezza possa essere abolito da un Paese membro.

Passiamo alla Corte internazionale di giustizia (Icj), l’organo giurisdizionale dell’Onu. La Russia risulta essere tra i membri attuali: il vicepresidente della Icj è infatti il russo Kirill Gevorgian, come si può verificare qui. Anche in questo caso non risulta possibile che la Icj possa essere abolita da uno dei paesi membri.

Per concludere, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), cioè l’agenzia delle Nazioni unite specializzata in questioni sanitarie, ha uno dei suoi uffici nazionali anche nella Federazione russa e non risulta essere stato «abolito» o chiuso. 

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