Le affermazioni false di Montagnier sui vaccini sono tornate a circolare - Facta
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Le affermazioni false di Montagnier sui vaccini sono tornate a circolare

Il 13 luglio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare un tweet pubblicato il 12 luglio 2022 contenente una foto del premio Nobel francese Luc Montagnier, deceduto lo scorso febbraio, e alcune citazioni a lui attribuite che recitano: «Un “errore inaccettabile” non aver curato le persone. Nuove varianti “risultato del vaccino”. Tutti lo sanno “è impensabile” vaccinare durante un’epidemia “le nuove varianti sono create dalla selezioni di anticorpi prodotti dalla vaccinazione”».

Si tratta di un’immagine che veicola delle informazioni false.

Luc Montagnier è stato insignito del premio Nobel per la medicina nel 2008, dopo che nel 1983 aveva scoperto il virus dell’Hiv insieme alla collega Françoise Barré-Sinoussi. Durante l’emergenza sanitaria globale lo scienziato francese si è contraddistinto per alcune dichiarazioni sui vaccini e sulla pandemia prive di fondamento scientifico. Su Facta ci siamo occupati delle dichiarazioni di Montagnier qui, qui, qui, qui e qui.

Le citazioni che compaiono nella foto in analisi provengono da questo video. Si tratta di uno spezzone del documentario Hold-Up. Retour sur un chaos (Hold-Up. Ritorno al caos), realizzato da Pierre Barnérias, ex giornalista francese del canale televisivo Tf1. Il documentario è stato pubblicato online l’11 novembre 2020 ed è diventato un punto di riferimento della disinformazione volta a negare l’esistenza di un’emergenza sanitaria globale, come avevamo spiegato su Facta.

La prima frase nella foto oggetto di analisi riporta una citazione di Montagnier secondo cui è stato un «errore inaccettabile» non aver curato le persone. Questa affermazione fa riferimento al fatto che secondo Montagnier sarebbe stato un grave errore non curare le persone nonostante fossero disponibili dei farmaci efficaci.  Si tratta di una dichiarazione che non ha fondamenti scientifici. Secondo un articolo pubblicato dall’Ospedale San Raffaele di Milano il 16 novembre 2020, al momento della frase di Montagnier non esistevano «farmaci specifici per trattare l’infezione da SARS-CoV-2», ma una serie di ricerche e sperimentazioni cliniche, come si può verificare sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). 

Ad oggi, l’Aifa fornisce informazioni aggiornate sui farmaci utilizzati al di fuori delle sperimentazioni cliniche, pur evidenziando l’assenza di «indicazione terapeutica specifica per il COVID-19» e l’incertezza con cui tali terapie sono messe a disposizione. Anche i Centers for disease control and prevention (Cdc), organizzazione statunitense che protegge la salute pubblica e organo del Dipartimento della salute degli Stati Uniti, forniscono una lista di farmaci che possono essere assunti in caso di infezione da Covid-19. I Cdc consigliano, comunque, di consultare un operatore sanitario che possa determinare «se si è idonei» all’assunzione e raccomandano la vaccinazione per prevenire la malattia grave e la morte. 

In secondo luogo, le dichiarazioni di Montagnier, che si possono ritrovare sempre in questo video e che descrivono le nuove varianti come effetto del vaccino, sono state smentite prima di tutto dal fatto che alcune delle varianti del virus erano già state rilevate diversi mesi prima dell’avvio della campagna vaccinale, come descritto dall’European centre for disease prevention and control (Ecdc), agenzia dell’Ue che identifica, valuta e comunica le minacce poste dalle malattie infettive. La variante B.1.1.7, per esempio, era in circolazione nel Regno Unito da settembre 2020, mentre la campagna di vaccinazione nel Paese è iniziata solo l’8 dicembre dello stesso anno.

Inoltre, secondo i Cdc: «i virus come il SARS-CoV-2 si evolvono continuamente». Come ha chiarito l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), infatti, «le varianti sono dovute al fatto che il virus quando si replica tende a sviluppare nuove mutazioni» e, al contrario di quanto sostenuto da Montagnier, «i vaccini contribuiscono a ridurre la circolazione del virus e di conseguenza si riduce anche la possibilità che questo muti». Inoltre, come ha spiegato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms): «più un virus ha la possibilità di diffondersi, più si replica e più ha la possibilità di subire cambiamenti», confermando che i vaccini sono uno strumento fondamentale nella lotta contro il Covid-19 e che «l’uso degli strumenti già disponibili presenta evidenti vantaggi per la salute pubblica e per la salvaguardia delle vite umane». 

Infine, nella foto che stiamo analizzando è inserita una citazione di Montagnier secondo cui «è impensabile» vaccinare durante un’epidemia. Anche questa dichiarazione è presente nell’intervista inserita nel documentario Hold-Up e, anche in questo caso, si tratta di un’informazione falsa. Come avevamo già spiegato su Facta, infatti, per smentire questa tesi è sufficiente guardare alle campagne di vaccinazioni antinfluenzali che si fanno ogni anno durante le periodiche epidemie di influenza, che ne riducono la mortalità. 

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