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Delfraissy non ha detto, parlando della pandemia, «abbiamo fatto un casino, abbiamo ucciso le persone»

Delfraissy non ha detto, parlando della pandemia, «abbiamo fatto un casino, abbiamo ucciso le persone»

23 agosto 2022
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Il 19 agosto 2022 su Facebook è stata pubblicata un’immagine contenente una presunta dichiarazione rilasciata da «Jean-François Delfraissy, presidente del Consiglio Scientifico francese sul Covid». Delfraissy avrebbe dichiarato: «Abbiamo fatto un casino, abbiamo ucciso le persone, ma pensavamo di fare la cosa giusta». Nella stessa immagine compare anche un titolo in lingua francese, pubblicato dal blog Olivierdemeulenaere.wordpress.com, che riporta il presunto virgolettato.

Si tratta di una notizia che non trova riscontro in nessuna testata nazionale e internazionale e in nessun comunicato ufficiale del presidente del Consiglio scientifico francese sulla Covid-19. 

L’articolo in lingua francese del blog Olivierdemeulenaere.wordpress.com, presente nell’immagine oggetto di analisi e che riporta il virgolettato infondato, è stato pubblicato il 31 luglio 2022. Si legge che la frase in questione sarebbe il riassunto di un’intervista a Jean-François Delfraissy rilasciata il 22 luglio a FranceInfo, alla vigilia dell’interruzione delle attività del Consiglio scientifico francese sulla Covid-19, avvenuta lo scorso 31 luglio. 

Il Consiglio scientifico sulla Covid-19 è un organo che era stato istituito a marzo 2020 per fornire consulenza al governo francese sulle misure da adottare per contrastare la pandemia di nuovo coronavirus Sars-CoV-2.

Nell’intervista a FranceInfo, Jean-François Delfraissy non ha mai rilasciato una dichiarazione del genere e non ha mai fatto intendere una simile opinione, come si può verificare qui e qui. L’ex presidente del Comitato scientifico ha precisato che la pandemia è stata una crisi eccezionale e che quindi è normale avere dei rimpianti nella sua gestione. Delfraissy ha affermato che «in nome della salute, credendo di fare la cosa giusta, tutti noi […] abbiamo messo la salute prima di una qualche forma di umanità», citando il caso della chiusura al pubblico delle case di cura in cui i pazienti ricoverati morivano senza poter vedere i propri parenti.

Questo caso di disinformazione è stato trattato anche dai colleghi di Open.

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