Il sito sui piccioni che lavorerebbero come «spie biotecnologiche per il governo» è satira - Facta
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Il sito sui piccioni che lavorerebbero come «spie biotecnologiche per il governo» è satira

Il 19 settembre 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare quanto riportato dal sito pigeonsarenreal.uk secondo cui i piccioni non sarebbero creature reali, ma starebbero lavorando come «spie biotecnologiche per il governo», sorvegliando il pubblico e raccogliendo dati privati.

Si tratta di un contenuto satirico. Vediamo perché.

Il sito Pigeons aren’t real sembra avere un legame con il movimento parodistico chiamato Birds aren’t real, creato nel 2017 da Peter McIndoe. Abbiamo contattato i gestori sia del sito oggetto della nostra analisi, sia di Birds aren’t real per avere una conferma ufficiale del legame tra i due, ma siamo al momento in attesa di una risposta. 

Il collegamento potrebbe esistere in quanto i due siti hanno una struttura simile, dove viene messa in risalto quella che dovrebbe essere la storia della tecnologia denunciata, le ultime notizie che riguarderebbero il movimento e in entrambe le piattaforme compare una parte dedicata al merchandising di prodotti legati al movimento (qui e qui). Inoltre, è possibile ipotizzare un legame poiché la pagina Instagram di Pigeons aren’t real è seguita da diversi profili associati a Birds aren’t real, la campagna parodistica principale.

Ma di che movimenti (e profili social) si tratta? Peter McIndoe, fondatore di Birds aren’t real, ha spiegato al New York Times che il movimento è nato durante una marcia delle donne a Memphis, negli Stati Uniti, nel gennaio 2017, alla quale partecipavano anche dei contro-manifestanti che sostenevano Donald Trump. Quando McIndoe, che era presente alla marcia, ha visto il gruppo ha scritto per scherzo su un cartellone «Birds aren’t real» (in italiano: «Gli uccelli non sono reali»), tre parole casuali messe una a fianco all’altra, affermando che si trattava di una battuta spontanea che, però, rifletteva l’assurdità che tutti sentivano in quel momento in quanto degli uomini bianchi e anziani «stavano invadendo qualcosa che non era il loro evento».

Da quel momento McIndoe ha volutamente creato un vero e proprio complotto, di natura ironica, seguito e alimentato dalla generazione Z, cioè coloro nati tra il 1997 e il 2002. Secondo questa teoria, diffusa sia online, sia attraverso manifestazioni in persona, gli uccelli non esisterebbero e sarebbero in realtà repliche di droni installati dal governo degli Stati Uniti per spiare gli americani. 

In realtà, le persone che diffondono queste informazioni sono consapevoli che si tratta di un movimento satirico con uno scopo ben preciso. Alcuni membri, infatti, hanno dichiarato al New York Times che: «in un mondo di post-verità dominato dalle teorie cospirative online, i giovani si sono riuniti intorno allo sforzo di contrastare, combattere e prendere in giro la disinformazione», tentando di stravolgere questo fenomeno con l’assurdità di una campagna come quella secondo cui gli uccelli sarebbero degli strumenti del governo per controllare gli esseri umani.

In conclusione, il sito oggetto della nostra analisi sembra rientrare in un fenomeno satirico nato per prendere in giro i movimenti cospiratori reali e chi ci crede. In qualsiasi caso non esiste alcuna prova che collega i piccioli a segreti progetti governativi.

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