L’agenzia di farmacovigilanza argentina non ha ammesso «la presenza del grafene» nei vaccini - Facta
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L’agenzia di farmacovigilanza argentina non ha ammesso «la presenza del grafene» nei vaccini

Il 20 gennaio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un articolo pubblicato il 17 gennaio da Database Italia, sito web di cui ci eravamo già occupati in passato per alcuni casi di disinformazione sui vaccini contro la Covid-19.

L’articolo oggetto della segnalazione si intitola “Argentina, l’Amministrazione nazionale per i medicinali ammette la presenza del grafene nei sieri Covid-19” e riporta la notizia di una presunta «confessione» della «Amministrazione nazionale dei medicinali, degli alimenti e delle tecnologie mediche», che in risposta ad una «una causa legale a seguito di una denuncia per morte post-inoculazione» avrebbe ammesso la presenza del grafene nei vaccini. 

Si tratta di una notizia falsa. 

Innanzitutto, l’Amministrazione nazionale per i medicinali, gli alimenti e le tecnologie mediche (Administración Nacional de Medicamentos, Alimentos y Tecnología Médica, Anmat) è l’agenzia argentina che si occupa dei processi di autorizzazione, registrazione, standardizzazione, sorveglianza e controllo dei medicinali. Il grafene (o ossido di grafene) è invece un materiale a base di carbonio derivato dalla comune grafite, che secondo una teoria molto in voga nella disinformazione sarebbe contenuta nei vaccini. Come abbiamo spiegato in numerose occasioni, si tratta di una notizia priva di ogni fondamento.

Veniamo ora alla presunta ammissione dell’Anmat. Il riferimento è a un documento realmente pubblicato dall’agenzia argentina (disponibile a questo link, digitando il codice IF-2021-120912800-APN-DECBR# ANMAT), in cui si parla del vaccino Astrazeneca spiegando che «riguardo alla composizione del vaccino in questione, come detto, il grafene si trova all’interno dei suoi componenti».

Il passaggio del documento Anmat che parla del grafene

In seguito al clamore suscitato dal documento sui social media, l’agenzia di farmacovigilanza argentina è stata costretta a riconoscere di aver commesso un errore di battitura. Come si legge nel comunicato pubblicato il 17 gennaio 2022 da Anmat, infatti, la composizione corretta della frase sarebbe dovuta essere la seguente: «riguardo alla composizione del vaccino in questione, come detto, il grafene non si trova all’interno dei suoi componenti». In questo modo, come spiega Anmat, la frase assume il senso opposto, rigettando ogni ipotesi della presenza del grafene nel vaccino Astrazeneca.

Il documento oggetto della nostra verifica arriva da un procedimento giudiziario sul decesso di un cittadino argentino e, sebbene la versione pubblicata online contenga l’errore, quella depositata agli atti risulta corretta.

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