Il 12 dicembre 2023 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare una foto pubblicata il 20 aprile 2023 su Facebook in cui si vede un uccellino in piedi su un tavolo bianco con dei cartoni attaccati sotto le zampe con lo scotch. L’immagine è accompagnata da un commento: «Nella Val di Sole, in Trentino, mettono la colla sui tetti per far morire di stenti gli uccellini, colpevoli di cibarsi delle mele della valle».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. 

Il pettirosso raffigurato nella foto è stato salvato a fine ottobre 2020 dal Centro toscano recupero avifauna selvatica (Cetras) di Empoli dopo essere stato ritrovato a bordo di una strada della cittadina toscana. L’uccello, aveva raccontato all’epoca il Cetras sulla propria pagina Facebook pubblicando la foto oggetto di analisi, si era infatti schiantato contro un’automobile fratturandosi entrambe le tibie. Per curare le fratture era stato ingessato per una dozzina di giorni e gli erano state disegnate delle ciabattine in carta per aiutarlo ad assumere di nuovo la giusta postura e per far sì che recuperasse la mobilità e la funzionalità del dito opponibile. 

Non si tratta dunque di un animale rimasto bloccato sulla colla messa sui tetti in Trentino, al contrario di quanto affermato nel post in analisi.

Precisiamo inoltre che non esiste alcun riscontro per cui in Val di Sole, o in Trentino, esiste una simile tecnica per catturare gli uccelli «colpevoli di cibarsi delle mele». Sono stati però registrati alcuni casi di uccelli rimasti incollati. Nel 2018, in Trentino, la Lega italiana protezione uccelli (Lipu) ha denunciato l’uso della colla nelle trappole per i topi perché sono un pericolo anche per altri animali, come i pettirossi. Nel 2019, inoltre, in una pasticceria a Cortina d’Ampezzo, in Veneto, è stata messa della colla sulla terrazza del locale per catturare gli uccellini ed evitare che dessero fastidio alla clientela.