Logo
I colori della bandiera LGBTQIA+ non sono stati scelti per attirare i bambini

I colori della bandiera LGBTQIA+ non sono stati scelti per attirare i bambini

20 maggio 2024
Condividi

Il 17 maggio 2024 è stato pubblicato un post su X che recita: «Sapete perché hanno scelto arcobaleno come simbolo? Perché piace ai bambini». 

Si tratta di una notizia falsa. 

Innanitutto precisiamo che questo contenuto è un caso di disinformazione contro la comunità LGBTQIA+, che viene associata – in maniera del tutto infondata – alla pedofilia.

La bandiera arcobaleno, uno dei simboli più noti della comunità LGBTQIA+, è stata ideata nel 1978 dall’artista Gilbert Baker con l’esigenza di creare un simbolo di orgoglio della comunità gay. Per Baker l’arcobaleno era la bandiera naturale del cielo, e per questo motivo ha voluto utilizzare gli 8 colori delle righe dell’arcobaleno, a ognuno dei quali l’artista attribuiva un proprio significato: rosa per il sesso, rosso per la vita, arancione per la cura, giallo per il sole, verde per la natura, turchese per l’arte, indaco per l’armonia e viola per lo spirito. 

Tuttavia, a causa di problemi di produzione delle bandiere su larga scala, le strisce rosa e turchesi sono state rimosse e l’indaco è stato sostituito dal blu. Da otto, le strisce sono passate a sei, e sono tuttora i colori presenti nella bandiera attuale, formata quindi dai seguenti colori: rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola. I vari colori, infatti, riflettono la diversità e l’unità della comunità Lgbt+, la cui sigla sta per: lesbiche, gay, bisessuali, transgender, mentre il simbolo “+” include tutte le identità di genere e gli orientamenti sessuali che le parole e le lettore non possono descrivere pienamente. Negli anni la sigla si è ampliata (LGBTQIA+) aggiungendo anche le categorie: queer, intersessuali e asessuali. Allo stesso modo sono state create nuove versioni della bandiera arcobaleno che includono la comunità nera, le persone malate di HIV, le persone transessuali e intersessuali. Ad esempio, la Progress Pride Flag, bandiera creata nel 2018 dall’artista statunitense Daniel Quasar, che oltre alle classiche sei strisce arcobaleno comprende anche i colori della comunità transgender (azzurro, bianco e rosa) e delle minoranze queer di colore (marrone e nero). 

Le bandiere della comunità LGBTQIA+ non sono legate in alcun modo ai bambini alla pedofilia.

Su Facta ci siamo occupati in diverse occasioni della disinformazione contro la comunità LGBTQIA+ e la bandiera arcobaleno, e abbiamo dedicato a questo tema l’episodio 61 di Veramente, il nostro podcast.

Potrebbero interessarti
Segnala su Whatsapp