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Franco Prodi sbaglia, il riscaldamento globale non fa parte dei «cicli naturali»

Franco Prodi sbaglia, il riscaldamento globale non fa parte dei «cicli naturali»

7 luglio 2022
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Il 6 luglio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni contenute in uno screenshot pubblicato il giorno precedente da Imola Oggi, sito web che NewsGuard definisce «dʼinformazione con posizioni politiche di destra che pubblica contenuti falsi e fuorvianti per avanzare posizioni nazionaliste e anti-immigrazione» e che è stato più volte al centro delle verifiche di Facta.

Lo screenshot oggetto della segnalazione contiene alcuni passaggi di un articolo pubblicato il 5 luglio da Dagospia, che a sua volta rilanciava un’intervista al fisico Franco Prodi comparsa il giorno stesso sul quotidiano La Verità e intitolata “«Il riscaldamento nasce da cicli che sono naturali»”. Lo screenshot pubblicato da Imola Oggi riporta alcuni virgolettati di Prodi, tra cui «il riscaldamento globale che stiamo vivendo è un fatto naturale e fa parte di cicli naturali» e «un effetto dell’uomo nei cambiamenti climatici c’è ma non è al momento quantificabile con serietà scientifica».

Si tratta di affermazioni prive di fondamento scientifico.

Innanzitutto, Franco Prodi è un fisico che ha dedicato parte della sua carriera accademica alla meteorologia e un docente dell’università di Ferrara in pensione, ma non ha mai pubblicato alcuna ricerca scientifica sul tema del riscaldamento globale o sulle sue cause. Da tempo Prodi rappresenta una voce critica nei confronti di chi manifesta la necessità di affrontare la crisi climatica, ma con dichiarazioni non supportate dal consenso scientifico sul tema.

Prodi non mette in dubbio l’esistenza di un fenomeno di incremento delle temperature medie della superficie della Terra, come emerge dalla stessa intervista rilasciata a La Verità, ma sostiene che questo non sia di origine antropica, ovvero che non sia dovuto all’intervento dell’essere umano. In particolare, nell’intervista Prodi ha dichiarato che «un effetto dell’uomo nei cambiamenti climatici c’è ma non è al momento quantificabile con serietà scientifica». Si tratta di un’affermazione falsa. 

Come ha sottolineato l’ultimo rapporto di valutazione pubblicato dal gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Ipcc), i cambiamenti climatici sono inequivocabilmente «indotti dall’uomo» e stanno causando «pericolosi e diffusi sconvolgimenti nella natura» che «colpiscono la vita di miliardi di persone in tutto il mondo». Secondo il rapporto, ​​il cambiamento climatico indotto dall’essere umano «è la conseguenza di oltre un secolo di emissioni di gas serra dovute all’uso non sostenibile dell’energia, sfruttamento del suolo e cambiamenti nello stile di vita e nei modelli di consumo». 

Nello stesso rapporto si sottolinea che nel decennio 2010-2019 le emissioni globali di origine antropica «sono state superiori a qualsiasi altro periodo nella storia umana». L’Ipcc raggruppa attualmente 195 scienziati da tutto il mondo, ma le sue conclusioni sono largamente condivise dalla comunità scientifica: una meta-analisi condotta su 11.602 articoli sottoposti peer-review e pubblicati nei primi 7 mesi del 2019 ha rivelato che il 100 percento dei ricercatori concorda sull’origine antropogenica del riscaldamento globale. 

In un articolo comparso su il Foglio il 6 luglio 2022, Franco Prodi ha attribuito la responsabilità del riscaldamento globale alla «variabilità del sole». Questa teoria, come spiegato dalla Nasa sul suo sito, è smentita dai dati raccolti attraverso sensori e satelliti fin dal 1978. Se il Sole fosse responsabile del riscaldamento globale, prosegue la Nasa, si registrerebbe un aumento della temperatura in tutti gli strati dell’atmosfera, cosa che invece sta avvenendo nella troposfera (quella a diretto contatto con la superficie terrestre) e non nella stratosfera, che si sta invece raffreddando.

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