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<i></i> La foto di due bagnanti indifferenti vicino al cadavere di un migrante annegato è reale, ma è uno scatto di vent’anni fa

La foto di due bagnanti indifferenti vicino al cadavere di un migrante annegato è reale, ma è uno scatto di vent’anni fa

24 agosto 2020
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Lunedì 24 agosto 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione su Facebook che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il 23 agosto sul social network. Il post oggetto della nostra verifica contiene una fotografia che mostra due bagnanti in spiaggia seduti sotto un ombrellone a pochi metri dal corpo di un uomo disteso che stando alla descrizione sarebbe morto.

La fotografia è accompagnata da un commento, scritto da chi ha pubblicato il contenuto su Facebook, che recita: «TUTTI AL MARE. Javier Bauluz è l’autore di questa foto scattata (nel 2015) su una spiaggia a Tarifa in Spagna… In lontananza il cadavere di una persona annegata, morta nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dal Marocco. L’indifferenza dell’Occidente questo il nome dato a questa foto».

La fotografia è reale ma alcune delle informazioni riportate nel post sono imprecise. Andiamo con ordine.

La foto, intitolata «Morte alle porte del paradiso», è stata scattata il 2 settembre del 2000 e non nel 2015, come riportato nel post oggetto di verifica. Impreciso risulta anche il riferimento geografico, dal momento che lo scatto è ambientato a Playa de Zahara de los Atunes, vicino a Cadice, a 100 km a nord di Tarifa (il luogo indicato nel post).

L’autore della fotografia è Javier Bauluz, come correttamente riportato, premio Pulitzer nel 1995 insieme ad altri tre colleghi di Associated Press. Lo scatto è contenuto in un più ampio fotoreportage, pubblicato il 1° ottobre del 2000 dal magazine spagnolo La Vanguardia e il 10 luglio del 2001 dal New York Times, ed è valso a Bauluz il Premio Godò per il fotogiornalismo del 2001.

Infine, come correttamente notato dall’autore del post, l’immagine intende denunciare l’indifferenza dell’occidente per il dramma delle migrazioni, immortalando la reazione di alcuni bagnanti alla vista del cadavere di un uomo morto nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dal Marocco, una rotta che negli ultimi 30 anni ha prodotto oltre 8mila morti e che ancora oggi rappresenta il principale punto d’accesso per i migranti che intendono arrivare in Spagna. È la cosiddetta rotta del Mediterraneo occidentale, che collega l’Algeria e il Marocco alla Spagna, in particolare alla regione meridionale dell’Andalusia e alle coste delle isole Canarie, utilizzata soprattutto da marocchini, algerini e ivoriani che vogliono approdare in Europa.

Lo stesso fotoreportage contiene altre immagini della tragedia, comprese quelle in cui le forze dell’ordine spagnole coprono il cadavere dell’uomo con un telo.

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