L’articolo del Resto del Carlino su un «allarme» per i «troppi arresti cardiaci» tra i giovani è del 2019
Il 10 aprile 2022 è stato pubblicato un tweet contenente lo screenshot di un articolo del Resto del Carlino intitolato “Infarto, è allarme. Giovani e senza patologie, di colpo il cuore si ferma”. Nell’immagine segnalata sono evidenziate in giallo (successivamente alla pubblicazione) le parole «terza dose» e «troppi arresti cardiaci tra i 30 e i 50 anni», con l’intento di mettere in evidenza tali informazioni.
Lo screenshot contiene un testo che recita «Oh, ma va? Non lo dicevano i complottisti???» ed è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del tweet, in cui si legge: «Risposta a pag 31 analisi cumulativa post marketing di Pfizer. Arresto cardiaco; Insufficienza cardiaca acuta; sarcoidosi cardiaca; trombosi ventricolare cardiaca; cardiogena shock; Insufficienza cardiopolmonare; Cardio-respiratoria arresto; Distress cardio-respiratorio».
Si tratta di una notizia vecchia, realmente pubblicata dalla testata anni fa e tornata a circolare senza contesto negli ultimi giorni.
L’articolo del Resto del Carlinoesiste realmente, ma è stato pubblicato il 16 ottobre 2019. Come già spiegato in una nostra guida su come difendersi dalla disinformazione online, il consiglio in questi casi è sempre quello di googlare il titolo dell’articolo, così che la data possa comparire accanto al risultato corrispondente.
L’articolo non ha dunque nulla a che fare con l’emergenza sanitaria da coronavirus (iniziata ufficialmente il 30 gennaio 2020), né con dei possibili effetti avversi dovuti ai vaccini contro la Covid-19, come invece suggerisce erroneamente il tweet oggetto della nostra verifica.
Il riferimento alle parole «terza dose» contenuto nello screenshot può trarre in inganno, ma è perfettamente spiegabile: il sito del Resto del Carlino riporta in alto le parole chiave dei fatti d’attualità, così da fornire al lettore un link rapido per approfondire le notizie del giorno. «Terza dose» non ha dunque nulla a che fare con la notizia degli infarti tra i giovani, ma era semplicemente uno dei temi all’ordine del giorno quando è stato realizzato lo screenshot. Alla data dell’11 aprile 2022, lo stesso articolo riporta infatti i riferimenti alla quarta dose, all’Ucraina e ai danni del maltempo.
Il commento che accompagna l’articolo cita inoltre una presunta «pagina 31» di una «analisi cumulativa post marketing di Pfizer». Il riferimento è a un documento pubblicato a marzo 2022 da Pfizer, contenente i possibili eventi avversi da vaccino segnalati in 63 Paesi. Come avevamo chiarito in un precedente articolo, si tratta in gran parte di segnalazioni spontanee che devono essere verificate e approfondite dagli esperti e non possono dunque essere collegate all’avvenuta vaccinazione. L’articolo oggetto della verifica non contiene inoltre alcun riferimento a questo studio.
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