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Luc Montagnier non ha sostenuto che la terza dose di vaccino causi l’Aids

Luc Montagnier non ha sostenuto che la terza dose di vaccino causi l’Aids

7 febbraio 2022
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Il 4 febbraio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il giorno precedente su Facebook. Il post oggetto della segnalazione mostra una foto del virologo francese e premio Nobel per la medicina nel 2008 Luc Montagnier – diffusore di numerose informazioni scientificamente infondate sulla pandemia di coronavirus e sui vaccini messi a punto per affrontarla – accompagnata da una frase a lui attribuita che recita: «Coloro che hanno preso la terza dose dovrebbero andare in un laboratorio e fare un test per l’AIDS. Il risultato potrebbe sorprendervi. Dopo di chè fate causa al vostro governo».

Si tratta di una citazione falsa.

Innanzitutto, la presunta dichiarazione di Luc Montagnier non è stata riportata da alcun mezzo d’informazione e la sua fonte originale è questo tweet in lingua cinese pubblicato il 28 gennaio 2022. La traduzione automatica del tweet è poi circolata su alcuni siti web americani, prima di essere tradotta in italiano. La frase, tuttavia, non è stata pronunciata da Montagnier e non rappresenta una sintesi corretta del suo pensiero. 

Veniamo ora al contenuto della frase, ovvero l’informazione secondo cui la terza dose di vaccino causerebbe l’Aids. L’Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome, sindrome da immunodeficienza acquisita) è una malattia del sistema immunitario umano causata dal virus Hiv che, come spiegato dal ministero della Salute, si trasmette solo attraverso il sangue, lo sperma, le secrezioni vaginali e il latte materno di «persone con Hiv inconsapevoli o non in terapia antiretrovirale efficace».

L’Aids ha dunque una sola causa, ovvero il virus dell’Hiv, che non è in alcun modo presente all’interno dei vaccini contro la Covid-19, come ha confermato ai colleghi di PolitiFact il dottor David Wohl, esperto di malattie infettive e ricercatore specializzato nella prevenzione e nel trattamento dell’Hiv presso l’università del South Carolina. Dello stesso parere è anche la dottoressa Monica Gandhi, assistente capo della divisione di Hiv, malattie infettive e medicina globale presso la University of California San Francisco Medical School, che ai colleghi di Ap ha spiegato come nei vaccini «non c’è nulla che contenga l’Hiv o aumenti la suscettibilità di un corpo a contrarre l’Hiv».

Dagli studi clinici fin qui effettuati non emergono prove circa la possibilità che i vaccini aumentino il rischio di contrarre l’Hiv, né ci sono prove che le persone già positive all’Hiv abbiano maggiori probabilità di sviluppare la malattia dopo aver ricevuto il vaccino contro il coronavirus. Tali evidenze sperimentali sono confermate dai dati che arrivano dalle miliardi di vaccinazioni contro la Covid-19 somministrate nel mondo.

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