Il 14 novembre 2020 il blog UnUniverso ha pubblicato un articolo dal titolo «NOTIZIA BOMBA: Sequestrato server in Germania utilizzato per la frode elettorale». Nel testo si legge che in Germania la Scytl (Scytl – Secure Electronic Voting), fornitore di software per voti elettronici con sede a Barcellona (Spagna), sarebbe stata perquisita dall’esercito americano e i suoi server sequestrati a Francoforte in riferimento a presunti brogli durante le elezioni presidenziali statunitensi del 3 novembre 2020 che hanno visto la vittoria di Joe Biden su Donald Trump. L’articolo prosegue sostenendo che la Scytl avrebbe legami con l’imprenditore e filantropo George Soros e che Bill Gates avrebbe delle «azioni in Scytl». UnUniverso specifica che la fonte di questa notizia è il sito The Gateway Pundit.
Questa è una notizia falsa. Andiamo con ordine.
The Gateway Pundit, la fonte dell’articolo oggetto della nostra analisi, è un sito definito da NewsGuard di estrema destra e che pubblica contenuti falsi e fuorvianti.
Passiamo ora alle informazioni infondate contenute nell’articolo. Scytl, in un comunicato ufficiale, ha spiegato di aver fornito quattro dei suoi prodotti ad autorità locali statunitensi per le elezioni del 3 novembre e smentito la notizia della perquisizione da parte dell’esercito americano e del conseguente sequestro dei suoi server. La società ha infatti chiarito di non aver attualmente server o uffici a Francoforte, di non aver calcolato o contato i voti negli Stati Uniti, di non aver fornito macchinari utili al voto per le elezioni presidenziali americane e non di aver alcun legame con George Soros (figura da tempo al centro di bufale e teorie del complotto). Jonathan Brill, il presidente delle divisione americana di Scytl, ha smentito inoltre che Bill Gates abbia investito denaro nell’azienda.
Fact Checking Regarding US Elections: we are debunking recent fake news. Check out our website for more information! https://t.co/AFZvvQ4DDq
— Scytl (@scytl) November 13, 2020
Un portavoce dell’esercito americano ha poi confermato all’Associated Press che non c’è stata nessuna operazione di sequestro di server in Germania e ha definito le informazioni oggetto della nostra analisi prive di fondamento.
Infine, a oggi non ci sono evidenze o prove di frodi diffuse durante le elezioni presidenziali statunitensi del 3 novembre 2020, come si può leggere qui e qui. Nei giorni scorsi, su Facta ci siamo occupati a più riprese di bufale in cui si sosteneva falsamente l’esistenza di brogli elettorali.
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