Il 29 ottobre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un articolo pubblicato il giorno precedente da Database Italia, sito web di cui ci eravamo già occupati per alcuni contenuti di disinformazione sui vaccini contro la Covid-19.
L’articolo oggetto della segnalazione si intitola “Il Giappone abbandona la campagna vaccinale e passa all’ivermectina. Il Covid sparisce in meno di un mese” e racconta la presunta esperienza del Paese asiatico, che avrebbe «spazzato via il COVID» dopo aver «rimosso i sieri sostituendoli con l’ivermectina».
Si tratta di una notizia falsa.
Innanzitutto, come abbiamo spiegato in numerose occasioni, l’ivermectina è un farmaco antielmintico, ovvero che uccide o fa espellere vermi parassiti (specialmente intestinali), ma che è stato propagandato fin dalla primavera del 2020 come una potenziale cura contro la Covid-19. Al momento, tuttavia, non esistono prove scientifiche dell’efficacia di questo farmaco contro la Covid-19 e per questo motivo la Fda e l’Ema (ovvero le agenzie del farmaco americana ed europea) ne sconsigliano l’uso.
Veniamo ora al caso del Giappone. La falsa credenza che il Giappone abbia optato per l’utilizzo dell’ivermectina arriva dalla dichiarazione di Haruo Ozaki, presidente della Tokyo Medical Association che in una conferenza stampa del 9 febbraio 2021 aveva raccomandato l’ivermectina. Come hanno spiegato i colleghi fact-checker di PolitiFact, tuttavia, la Tokyo Medical Association non ha alcun rapporto o affiliazione con il governo giapponese.
Mentre scriviamo il Giappone è uscito dalla violenta ondata di coronavirus che aveva attanagliato il Paese nei mesi scorsi, passando dai 26 mila casi giornalieri di fine agosto ai 300 registrati nei giorni scorsi. L’ivermectina non ha però nulla a che fare con questa dinamica, dal momento che il farmaco non compare tra quelli raccomandati dal governo giapponese per trattare la Covid-19 e che a inizio ottobre il ministero della Salute giapponese aveva ordinato ulteriori 120 milioni di dosi dall’azienda farmaceutica Pfizer, che vanno ad aggiungersi alle 200 milioni di dosi già importate da Moderna e Novavax.
Alla data del 29 ottobre 2021 la campagna vaccinale giapponese è riuscita a somministrare due dosi al 74,4 per cento della popolazione.