Il 5 dicembre 2023 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si afferma che in Nuova Zelanda l’accesso «a informazioni riservate» avrebbe svelato che «politici ed élite hanno ottenuto l’esenzione» dal vaccino anti-Covid.
Nel post è presente anche lo screenshot di un testo in inglese dove si legge che in base a una richiesta, effettuata tramite una normativa che garantisce il diritto di accesso alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni, si sarebbe scoperto che in Nuova Zelanda «11.000 politici e membri dell’élite erano stati esentati dalla vaccinazione» contro la Covid-19.
Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.
Il 5 luglio 2023 è stata presentata una richiesta di informazioni ufficiali, ai sensi dell’Official Information Act (OIA), alla Health New Zealand Te Whatu Ora, l’agenzia di sanità pubblica neozelandese. L’OIA consente ai cittadini neozelandesi, ai residenti permanenti e a chiunque si trovi in Nuova Zelanda, di richiedere qualsiasi informazione ufficiale detenuta dalle agenzie governative.
La richiesta mirava a conoscere quante esenzioni al vaccino contro la Covid fossero state richieste e concesse in base a una legge, entrata in vigore il 30 aprile 2021 e revocata il 26 settembre 2022, che aveva lo scopo di prevenire e limitare il rischio di epidemia o diffusione della Covid-19 richiedendo l’obbligo vaccinale per determinate professioni, come ad esempio gli operatori sanitari, gli insegnanti e le forze dell’ordine. Questa legge prevedeva delle esenzioni temporanee alla vaccinazione per motivi specifici.
Il 2 agosto 2023 l’agenzia sanitaria pubblica neozelandese ha risposto a questa richiesta, comunicando che dal 13 novembre 2021 al 26 settembre 2022 erano arrivate complessivamente «478 richieste di esenzione per interruzione significativa del servizio (SSD)» e che ne erano state accolte 103, «per un totale di circa 11.005 lavoratori». Nella stessa risposta la stessa agenzia ha avvertito che non era possibile fornire un numero più preciso di lavoratori coperti dall’esenzione per interruzione significativa del servizio (SSD) perché «era possibile per un’organizzazione presentare una domanda per coprire più di un lavoratore».
Come ha spiegato a diversi siti di fact-checking Matt Hannant, funzionario dell’agenzia sanitaria Health New Zealand Te Whatu Ora, e colui che ha firmato anche la risposta del 2 agosto 2023, l’esenzione SSD si riferiva esclusivamente agli operatori dei servizi sanitari essenziali. La legge prevedeva anche una seconda esenzione, denominata “Esenzioni mediche temporanee” (TME), disponibile invece per tutti i neozelandesi che presentavano determinati criteri clinici.
Quindi non è vero che la risposta dell’agenzia pubblica sanitaria neozelandese ha mostrato che nel Paese «11.000 politici e membri dell’élite» sono stati esentati dal vaccino anti-Covid, come scritto erroneamente nel post oggetto di analisi. Quel dato si riferiva solo agli operatori sanitari. Inoltre, Hannant ha precisato anche che i dati forniti nella risposta erano errati perché alcune richieste di esenzione SSD erano state conteggiate più di una volta. Il funzionario dell’agenzia ha specificato che in base a un riconteggio è stato constatato che, nello stesso periodo di riferimento, erano state accolte 102 domande per un totale di 8.051 operatori sanitari.
Infine, è importante precisare che, come riportato all’epoca dai media neozelandesi, tutti i parlamentari neozelandesi erano stati vaccinati contro la Covid-19 alla fine del 2021.