Negli ultimi giorni sono circolate molto sui social le immagini di personaggi famosi, e non solo, create con programmi di intelligenza artificiale, da Vladimir Putin a papa Francesco, da Donald Trump a Julian Assange. Vista la loro verosimiglianza, spesso queste immagini sono state scambiate per vere. Al momento non esiste uno strumento in grado di stabilire con certezza se una foto è stata creata con un’intelligenza artificiale. Ma per fortuna esistono alcuni accorgimenti che ci permettono di capire, con un certo margine di certezza, se una foto è reale oppure no.
Trovare la fonte dell’immagine
La prima cosa da fare è cercare quando è stata pubblicata per la prima volta l’immagine che stiamo analizzando. Per esempio potremmo scoprire che chi l’ha caricata per la prima volta online ha anche dichiarato che è un’immagine creata con l’intelligenza artificiale o che è stata caricata in una sezione di un sito dedicata a contenuti di questo tipo. Qui torna utile la ricerca inversa dell’immagine, uno strumento messo a disposizione da vari motori di ricerca, come Google, che permettono di verificare dove è già stata pubblicata l’immagine.
Per esempio quella che sembra la foto dell’arresto di Donald Trump è stata pubblicata su Twitter dal fondatore del sito investigativo Bellingcat, che spiegava chiaramente come gli scatti non fossero reali ma creati da lui stesso.
La foto del Papa con il piumino bianco era stata originariamente caricata in una sezione di Reddit chiamata “r/midjourney”, dedicata ai «contenuti relativi a Midjourney», un’applicazione che genera immagini a partire da suggerimenti testuali.
Se la ricerca inversa non permette di trovare la foto originale, può comunque essere utile nell’indicarci un’immagine con una risoluzione più elevata. In questo modo potremo analizzare più facilmente i dettagli dell’immagine e scoprire qualche indizio in più.
Cercare il watermark
Al momento esistono vari programmi di intelligenza artificiale in grado di generare un’infinità di immagini partendo da un enorme database, costantemente alimentato dalle richieste degli utenti. Tra i più utilizzati ci sono Midjourney, DALL-E, Craiyon e Stable Diffusion.
Alcuni di questi programmi mettono sulle immagini un watermark, ossia una filigrana o un logo che permettono di riconoscere l’origine di quel contenuto. Per esempio DALL-E genera automaticamente una barra multicolore in basso a destra in tutte le sue immagini, mentre Craiyon posiziona nello stesso punto un piccolo pastello colorato.
È importante ricordare, però, che non tutte le intelligenze artificiali applicano un logo sulle loro immagini e, in ogni caso, questo potrebbe essere rimosso attraverso una modifica dell’immagine.
Cercare errori e anomalie Nonostante gli incredibili progressi compiuti dall’intelligenza artificiale, le immagini create artificialmente possono contenere errori o difetti. Questi rappresentano il modo migliore per riconoscere immagini create con questa tecnica.
Per esempio i programmi di intelligenza artificiale faticano ancora a creare mani realistiche e spesso generano asimmetrie come visi sproporzionati, orecchie ad altezze irrealistiche o denti e capelli diversi dalla realtà. La fusione di più immagini da parte dell’intelligenza artificiale potrebbe poi creare anomalie nello sfondo dell’immagine. Un esempio è la foto di Barack Obama e Angela Merkel in spiaggia in cui si vede, in secondo piano, un uomo con le gambe tagliate.
È importante chiedersi se gli elementi che compaiono sullo sfondo siano coerenti con il contesto dell’immagine. Per esempio se compaiono segnali stradali o targhe di automobili, bisogna verificare se corrispondono al luogo in cui dovrebbe essere stata scattata la foto.
Cercare notizie che riportano quell’evento Infine, se un’immagine dice di mostrare un evento che coinvolge personaggi pubblici, ma si dubita della sua origine, il metodo migliore è cercare notizie che confermino che quell’evento è davvero avvenuto attraverso fonti affidabili.
Un incontro tra due leader politici o un grande concerto vengono solitamente riportati dalla stampa nazionale e internazionale. Se non si trova nessuna informazione a riguardo, allora è il caso di mettere in dubbio l’origine dell’immagine analizzata.
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