Le teorie antisemite sui “tunnel degli ebrei” a New York - Facta
TOP

Le teorie antisemite sui “tunnel degli ebrei” a New York

di Leonardo Bianchi

L’8 gennaio del 2024 è andato in scena uno scontro piuttosto inconsueto a New York: quello tra le forze dell’ordine e alcuni membri del movimento ultraortodosso ebraico Chabad-Lubavitch. Stando al New York Times, gli agenti hanno arrestato nove persone.

Ancora più inusuale è il luogo dove sono avvenuti i tafferugli: la sinagoga “770” (che è anche la sede centrale del movimento a livello globale) nel quartiere di Crown Heights, dove lo scorso dicembre era stato scoperto un tunnel sotterraneo costruito illegalmente.

Stando a quanto ha dichiarato su X Motti Seligson, il portavoce del movimento, i responsabili sarebbero degli «studenti estremisti» del movimento, che «qualche tempo fa hanno sfondato alcuni muri nei palazzi adiacenti alla sinagoga».

Gli stessi studenti hanno cercato di bloccare i muratori, arrivati sul posto per riversare il cemento nel buco e chiudere il tunnel, e da lì in poi sono scoppiati i disordini.

Non è ancora chiaro a cosa dovesse servire questo tunnel. Una possibile spiegazione, avanzata dal giornalista Louis Keene sulla testata ebraico-americana Forward, è che servisse a espandere abusivamente la sinagoga. Lo scavo non era comunque stato autorizzato dai vertici del movimento.

La vicenda segna il culmine di una scissione all’interno della comunità tra la dirigenza e una setta estremista convinta che Menachem Schneerson, l’ultimo Rebbe (capo spirituale) di Chabad-Lubavitch morto nel 1994, non sia veramente deceduto e sia ancora il “messia” del movimento. Oltre alle implicazioni ideologiche c’è anche una disputa legale piuttosto complessa tra il movimento e i gabbaim – cioè i gestori della sinagoga – sull’effettiva proprietà dell’edificio, che si trascina nei tribunali di New York da ben vent’anni.

Il caso di cronaca è stato immediatamente usato da seguaci di QAnon ed estremisti di destra per diffondere discorsi d’odio e teorie del complotto antisemite, specialmente su X – una piattaforma che ha già enormi problemi con l’antisemitismo.

Le teorie antisemite sul tunnel
Secondo una ricerca di CASM Technology e dell’Institute for Strategic Dialogue, da quando Elon Musk ha rilevato la piattaforma social il numero di post antisemiti è più che raddoppiato anche a causa dell’allentamento della moderazione. Lo stesso proprietario, del resto, è stato accusato di aver diffuso contenuti antisemiti, rilanciando più volte la teoria cospirativa della “sostituzione etnica”.

Scorrendo l’hashtag #JewishTunnels ci si imbatte in immagini generate con l’intelligenza artificiale, meme neonazisti che usano la caricatura del “mercante felice” e tweet con la tripla parentesi (un simbolo usato dai suprematisti bianchi per evidenziare il nome di personalità di origine ebraica).

Molti utenti (anche in Italia) hanno poi condiviso vecchi articoli su episodi di molestie sessuali all’interno della comunità ultraortodossa ebraica, che tuttavia non c’entrano nulla con il fatto in sé. Non mancano neppure i riferimenti all’iconografia antisemita storica. Tristan Tate, il fratello dell’influencer misogino Andrew Tate, ha scritto che «se saltelli in giro per la città attraverso dei tunnel tutti penseranno che sei un ratto».

Il riferimento ai ratti è decisamente problematico, visto che lo zoomorfismo veniva ampiamente usato dalla propaganda nazista per disumanizzare gli ebrei. Nel “Mein Kampf”, ad esempio, Adolf Hitler paragonava le persone di religione ebraica a «schiere di topi che si dilaniano sanguinosamente».

Ma la teoria più gettonata è senza dubbio quella dei presunti abusi rituali satanici che sarebbero avvenuti sotto la sinagoga. Come ha riportato il giornalista Elad Nehorai su Forward, su 4chan e alcuni canali Telegram le immagini di materassi e sedie – recuperate nel corso dello sgombero del tunnel – sono state descritte come la «prova» di violenze sessuali e sevizie nei confronti di minorenni.

La giornalista Ej Dickson su Rolling Stone ha citato un influencer con la spunta blu che ha paragonato la scoperta del tunnel al caso di Simonino da Trentoossia il bambino scomparso durante la Pasqua del 1475 e beatificato dalla Chiesa Cattolica fino al 1965. Della sua morte venne ingiustamente incolpata la comunità ebraica locale: il processo fu all’origine della cosiddetta “accusa del sangue”, che si basava sulla credenza che gli ebrei compissero omicidi rituali di bambini cristiani e si servissero del sangue della vittima per scopi magici.

Il complottista di estrema destra Stew Peters, produttore del documentario antivaccinista “Died Suddently(“Morti all’improvviso), ha pubblicato una mappa che suggerisce un’infondata correlazione tra «il traffico di esseri umani» e la presenza di comunità ebraiche nelle città.

Il mito dei tunnel sotterranei
L’idea che i minorenni vengano segretamente abusati nei sotterranei segreti non è nuova. Anzi: fa parte dell’immaginario collettivo sin dai tempi del “panico satanico” degli anni Ottanta.

Nel caso giudiziario più simbolico di quella stagione – il cosiddetto “caso McMartin” – la famiglia che gestiva una scuola materna in California era stata accusata, tra le varie nefandezze, di molestare i bambini nei sotterranei della scuola.

In realtà, sotto la scuola non c’era alcuno scantinato. E in generale gli abusi non erano mai avvenuti: al termine del processo, infatti, gli imputati sono stati tutti assolti. Nonostante ciò il mito dei pedofili che usano tunnel segreti ha continuato a circolare, per poi riesplodere fragorosamente nel 2016 con il “Pizzagate”.

Come avevamo raccontato, la teoria sosteneva che politici importanti del Partito Democratico statunitense (tra cui l’allora candidata alla presidenza Hillary Clinton), alcune celebrità di Hollywood e diverse personalità mediatiche compivano abusi rituali satanici nei sotterranei del Comet Ping Pong, una pizzeria di Washington. Il 4 dicembre del 2016 un uomo di 28 anni, Edgar Maddison Welch, era addirittura entrato nel locale armato di un fucile AR-15 con l’obiettivo dichiarato di «smantellare il giro di pedofili».

Il “Pizzagate” è poi confluito nel movimento di QAnon, che ha portato all’estremo la leggenda dei tunnel distribuendoli su tutto il territorio statunitense. Secondo un filone secondario della teoria principale, milioni di bambini sarebbero rinchiusi nelle cosiddette Deep underground military bases (Dumb, basi militari sotterranee in italiano).

La “cricca” di pedofili satanisti che governa gli Stati Uniti – cioè i cattivi della teoria – li terrebbero lì per violentarli e ricavare dal loro sangue l’adrenocromo, una sostanza stupefacente che avrebbe anche qualità ringiovanenti. Nell’aprile del 2020, all’apice della prima ondata della pandemia di Covid-19, i seguaci di QAnon erano convinti che sotto l’ospedale da campo allestito a Central Park (a New York) si nascondesse una enorme Dumb.

Le teorie sul tunnel della sinagoga “770”, insomma, rientrano appieno in questo filone. Del resto, come ha spiegato il giornalista Mike Rothschild a Rolling Stone, «il complottismo contemporaneo è ossessionato dai tunnel segreti e dagli ebrei».Il punto è che l’antisemitismo non rimane confinato alla comunità di Chabad-Lubavitch: va a colpire indistintamente tutte le persone di origine ebraica, rimettendo in circolo antichi stereotipi. E lo fa in un periodo estremamente complicato, segnato dall’aumento di episodi di intolleranza dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e l’intensificazione del conflitto nella Striscia di Gaza.

Immagine di copertina via X

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Lascia un commento

× WhatsApp