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No, il governo irlandese non ha ammesso che «il Covid non è mai esistito»

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19 aprile 2021
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L’11 aprile 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che il governo irlandese avrebbe ammesso che il covid non sarebbe mai esistito. Questa scoperta si dovrebbe a Gemma O’Doherty che avrebbe chiesto all’autorità sanitaria del Paese di dimostrare che il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 esiste. La risposta ricevuta dalla donna, si legge nel post oggetto della nostra verifica, ammetterebbe che che «non esistono registrazioni del virus isolato» e quindi non vi è «alcuna prova che esista COVID-19».

Come abbiamo verificato in precedenza, si tratta di una serie di informazioni false e potenzialmente pericolose vista l’emergenza sanitaria oggi in corso. Andiamo con ordine.

Gemma O’Doherty è un’attivista irlandese e sostenitrice di teorie del complotto, conosciuta nel Paese perché lo scorso ottobre è stata protagonista di una campagna contro le restrizioni decise dal governo per contrastare la diffusione del virus Sars-CoV-2. A luglio 2020 il suo account su Twitter è stato sospeso definitivamente a causa della violazione delle norme volte a prevenire i comportamenti offensivi e gli atti d’odio.

Come hanno verificato i colleghi irlandesi di The journal.ie, il servizio sanitario irlandese ha effettivamente risposto a una richiesta effettuata tramite Foia da parte di O’Doherty. Il Freedom of Information Act (Foia) è una normativa che garantisce il diritto di accesso alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni. Nella risposta fornita dal servizio sanitario irlandese si legge che non esiste un documento in relazione alla richiesta ricevuta, ma questo non significa che il nuovo coronavirus non sia mai esistito.

L’Ireland’s Health Services (in italiano, il servizio sanitario irlandese) ha spiegato ai colleghi irlandesi che la risposta fornita a O’Doherty era una risposta standard che si dà a una richiesta Foia «quando l’ufficio competente ha effettuato una ricerca, ma non ha trovato alcun documento che corrisponda a quanto richiesto». Questo è accaduto perché, continua The journal.ie, l’Ireland’s Health Services non aveva bisogno di dimostrare l’esistenza di un virus che era già stato scoperto. Non è stato quindi creato nessun documento al riguardo. L’Ireland’s Health Services ha inoltre dichiarato di riconoscere l’esistenza del nuovo coronavirus Sars-CoV-2.

Precisiamo infine che il virus Sars-CoV-2 è stato ripetutamente isolato: qui un articolo scientifico che descrive il primo isolamento del virus in Cina a inizio gennaio 2020; qui uno studio sul primo isolamento del virus negli Stati Uniti, in cui viene spiegato dettagliatamente il protocollo di isolamento; qui un articolo scientifico che descrive l’isolamento del virus in Italia. Ricordiamo che poi il nuovo coronavirus viene regolarmente coltivato in colture cellulari a fini di ricerca medico-scientifica.

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