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Sì, Boris Johnson ha detto che il Regno Unito ha più contagi da Covid-19 rispetto a Italia e Germania perché «ama la libertà»

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24 settembre 2020
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Mercoledì 23 settembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare la notizia, riportata il 23 settembre 2020 dal sito web di Repubblica, secondo cui il primo ministro inglese Boris Johnson avrebbe detto che il tasso di contagi da Covid-19 più alto in Gran Bretagna rispetto a Italia e Germania sarebbe dovuto al fatto che il Paese britannico «ama la libertà».

Si tratta di una notizia vera.

La dichiarazione di Johnson è andata in scena il 22 settembre 2020 alla Camera dei comuni, in risposta al deputato laburista Ben Bradshaw che aveva ipotizzato un legame tra il basso numero di casi di Covid-19 in Italia e Germania e il buon funzionamento del sistema di tracciamento adottato (l’app di tracciamento inglese è stata lanciata solo il 24 settembre 2020, in netto ritardo sul sistema italiano – attivo dal 15 giugno 2020 – e quello tedesco, lanciato il 16 giugno). Il primo ministro inglese ha quindi preso la parola, dichiarando (qui dal minuto 1.04.48): «C’è una differenza importante tra il nostro Paese e altri Paesi del mondo: il nostro Paese ama la libertà. Se diamo uno sguardo alla storia degli ultimi 300 anni, praticamente ogni progresso, dalla libertà di parola alla democrazia, è arrivato da questo Paese. È difficile chiedere ai cittadini britannici di obbedire compattamente alle linee guida, come necessario».

Il 22 settembre 2020 il Regno Unito ha fatto registrare in totale 4.926 casi – il numero più alto da maggio – portando il totale nel Paese a oltre 400 mila contagi da inizio pandemia. Nella stessa data i casi registrati in Italia erano stati 1.392, in Germania 1.821.

La gestione di Boris Johnson dell’emergenza Covid-19 è stata duramente criticata dall’opposizione e secondo i principali consulenti medici del governo i numeri potrebbero persino peggiorare, raddoppiando ogni sette giorni fino a toccare quota 49 mila contagi giornalieri entro metà ottobre. Per questo il 22 settembre il governo inglese ha deciso di introdurre nuove restrizioni, tra le quali la chiusura anticipata (alle 22) di pub, bar e ristoranti, con l’obiettivo di scongiurare un secondo lockdown nazionale.

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