Con l’arrivo dell’estate non bisogna solo proteggersi dai raggi solari, o dal rischio di disidratazione, ma anche dalle zanzare. Le loro punture, infatti, causano a tutti irrefrenabili pruriti, e l’uso di repellenti spray, zampironi e citronella non sembrano essere sufficienti per sfuggire a questo tormento.
Questi insetti, secondo una credenza popolare, sembrerebbero avere una preferenza nel pungere le persone che hanno il “sangue dolce”. Questo termine indica un modo di dire che fa pensare ad alcune tipologie di sangue come più appetitose per le zanzare rispetto ad altre. In realtà, non esiste alcuna spiegazione o prova scientifica che documenti un tipo di sangue più dolce degli altri. Si tratta, infatti, di un falso mito.
Perché alcune persone vengono punte più di altre
Tuttavia è vero che le zanzare preferiscono pungere certe categorie di individui rispetto ad altri. Questa preferenza dipende però da una combinazione di fattori. Per esempio, in una statistica pubblicata nel 2019 sulla rivista scientifica American Journal of Entomology (AJE) è emerso che persone con gruppo sanguigno di tipo 0 sono le preferite di questi insetti. Il motivo preciso rimane ancora sconosciuto, ma questo fenomeno viene collegato ad alcuni elementi come, ad esempio, l’odore di una persona. Infatti, con l’aumento della temperatura corporea, specialmente durante l’attività fisica intensa, le persone producono sudore, ammoniaca e acido lattico e, tramite la respirazione, anche anidride carbonica. Questi fattori, combinati tra di loro, sono una calamita per le zanzare. Inoltre, una dieta contenente alcol (ad esempio birra) tenderà ad attrarre maggiormente le zanzare.
Perché le zanzare pungono
La zanzara è un insetto ematofago (dunque, che “mangia sangue”), e si nutre di sostanze zuccherine prodotte dalle piante. È in grado di riprodursi in volo per poi depositare le sue uova in acqua dolce stagnante, sia con il caldo che con il freddo, e ciò avviene in un lasso di tempo che va da pochi giorni a qualche settimana. Per maturare le uova dopo l’accoppiamento, però, la femmina ha bisogno di sangue, ed è dunque per questo motivo che punge gli essere umani e altri animali.
La sua puntura causa prurito perché la proboscide, seghettata e appuntita, usata dalla zanzara come un ago, è permeata da una saliva ricca di enzimi, che provoca una produzione di istamina, ovvero una molecola tipica della reazione allergica e del prurito. La saliva, inoltre, contiene un anestetico, che addormenta temporaneamente la zona interessata per permettere alla zanzara di agire indisturbata.
Questi insetti si trovano in ogni angolo del pianeta, con l’eccezione dei due poli e dell’Islanda, un ambiente ostile alla loro riproduzione a causa del clima molto rigido. Le zanzare sono inoltre spesso portatrici, tramite il sangue infetto, di malattie molto pericolose. La specie della zanzara tigre, in particolare, risulta molto abile come vettore biologico nel trasmettere diverse infezioni virali, tra le quali alcune molto gravi, come i virus dengue (Denv), chikungunya (Chikv) e febbre gialla (YFV). Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la malattia della dengue è tuttora endemica, ovvero molto diffusa, in più di cento Paesi, rendendola un problema sanitario a tutti gli effetti. Inoltre l’Avis, associazione italiana volontari del sangue, mette in guardia dai pericoli del West nile virus, una malattia che si trasmette tramite la puntura di zanzare infette attualmente presenti in Italia. Durante il periodo estivo c’è il divieto di donare sangue per 28 giorni se si è stati ad esempio nelle zone del ferrarese, bacino della malattia West nile virus.
Una curiosità riguarda chi soffre di anemia mediterranea, cioè un difetto nella produzione di emoglobina che causa a sua volta globuli rossi malformati. Questa condizione genetica tipica degli abitanti del bacino del Mediterraneo è stata fondamentale per sopravvivere alla malaria, una malattia trasmessa dalle zanzare. Nei luoghi in cui c’è questa malattia, la zanzara può trasportare un parassita chiamato plasmodio della malaria che passa a un ospite umano tramite il pasto di sangue. Una volta nel sangue, questo parassita infetta i globuli rossi al fine di riprodursi e di moltiplicarsi. Gli anemici, data la loro malformazione dei globuli rossi, rinnovano però più rapidamente le cellule del sangue, impedendo in questo modo al parassita di completare il suo ciclo riproduttivo. Questa condizione genetica è particolarmente diffusa nel Mediterraneo proprio perché le persone anemiche si ammalavano meno di malaria e quindi sopravvivevano maggiormente rispetto a chi era non-anemico.
Cosa possiamo fare per difenderci dalle zanzare
Secondo il ministero della Salute esistono varie strategie per evitare le punture di zanzare. Sarebbe preferibile, ad esempio, scegliere indumenti che possano evitare di lasciare parti scoperte del nostro corpo e usare degli spray antizanzara. Inoltre, bisognerebbe evitare di lasciare ristagni di acqua nel proprio giardino o nella propria abitazione, dato che le zanzare prediligono questi habitat per la loro riproduzione. Sarebbe opportuno, inoltre, proteggere la propria abitazione con delle zanzariere da montare sulle finestre.
In conclusione, non è vero che le zanzare pungono chi ha il “sangue dolce” dato che questo non esiste ed è solo un modo di dire. Questi insetti, piuttosto, scelgono le loro vittime in base a una serie di fattori che abbiamo illustrato. Inoltre, è bene ricordare l’importanza di proteggersi dalle zanzare perché sono anche portatrici di malattie che, a causa della loro diffusione, stanno causando importanti problemi sanitari a livello mondiale.