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<i></i> No, non è stato sequestrato dall’esercito americano un «server in Germania» per frode elettorale

No, non è stato sequestrato dall’esercito americano un «server in Germania» per frode elettorale

19 novembre 2020
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Il 14 novembre 2020 il blog UnUniverso ha pubblicato un articolo dal titolo «NOTIZIA BOMBA: Sequestrato server in Germania utilizzato per la frode elettorale». Nel testo si legge che in Germania la Scytl (Scytl – Secure Electronic Voting), fornitore di software per voti elettronici con sede a Barcellona (Spagna), sarebbe stata perquisita dall’esercito americano e i suoi server sequestrati a Francoforte in riferimento a presunti brogli durante le elezioni presidenziali statunitensi del 3 novembre 2020 che hanno visto la vittoria di Joe Biden su Donald Trump. L’articolo prosegue sostenendo che la Scytl avrebbe legami con l’imprenditore e filantropo George Soros e che Bill Gates avrebbe delle «azioni in Scytl». UnUniverso specifica che la fonte di questa notizia è il sito The Gateway Pundit.

Questa è una notizia falsa. Andiamo con ordine.

The Gateway Pundit, la fonte dell’articolo oggetto della nostra analisi, è un sito definito da NewsGuard di estrema destra e che pubblica contenuti falsi e fuorvianti.

Passiamo ora alle informazioni infondate contenute nell’articolo. Scytl, in un comunicato ufficiale, ha spiegato di aver fornito quattro dei suoi prodotti ad autorità locali statunitensi per le elezioni del 3 novembre e smentito la notizia della perquisizione da parte dell’esercito americano e del conseguente sequestro dei suoi server. La società ha infatti chiarito di non aver attualmente server o uffici a Francoforte, di non aver calcolato o contato i voti negli Stati Uniti, di non aver fornito macchinari utili al voto per le elezioni presidenziali americane e non di aver alcun legame con George Soros (figura da tempo al centro di bufale e teorie del complotto). Jonathan Brill, il presidente delle divisione americana di Scytl, ha smentito inoltre che Bill Gates abbia investito denaro nell’azienda.

Un portavoce dell’esercito americano ha poi confermato all’Associated Press che non c’è stata nessuna operazione di sequestro di server in Germania e ha definito le informazioni oggetto della nostra analisi prive di fondamento.

Infine, a oggi non ci sono evidenze o prove di frodi diffuse durante le elezioni presidenziali statunitensi del 3 novembre 2020, come si può leggere qui e qui. Nei giorni scorsi, su Facta ci siamo occupati a più riprese di bufale in cui si sosteneva falsamente l’esistenza di brogli elettorali.

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