No, il governo Conte non ha modificato «la legge sulla pedofilia» trasformandola in un «orientamento sessuale» - Facta
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No, il governo Conte non ha modificato «la legge sulla pedofilia» trasformandola in un «orientamento sessuale»

Il 26 giugno 2022 è stato pubblicato un tweet in cui si legge: «CONTE DURANTE IL SUO MANDATO HA MODIFICATO LA LEGGE SULLA PEDOFILIA CONSIDERANDOLA NON PIU’ UN REATO MA UN ORIENTAMENTO SESSUALE #sapevatelo». Alla data del 28 giugno, il contenuto è stato condiviso oltre 250 volte.

Si tratta di una notizia falsa. 

Innanzitutto, l’undicesimo aggiornamento dell’Icd (International Classification of Diseases, la classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Oms) codifica la pedofilia come “Pedophilic disorder”, traducibile in italiano come “Disturbo pedofilico” e la definisce come un disturbo caratterizzato da «un modello di eccitazione sessuale sostenuto, concentrato e intenso – manifestato da pensieri, fantasie, impulsi o comportamenti sessuali persistenti – che coinvolge bambini in età prepuberale». Per diagnosticarlo, è necessario che l’individuo abbia «agito in base a questi pensieri, fantasie o impulsi o esserne notevolmente angosciato».

Nell’ordinamento italiano, l’abuso sessuale su minore è stato codificato dalla legge 66 del 1996, che ha aggiunto al codice penale i reati di violenza sessuale (art. 609 bis) le cui pene possono essere aumentate dall’aggravante della minore età della vittima (art. 609 ter), atti sessuali con minorenne (art. 609 quater) e corruzione di minorenne (art. 609 quiquies). La legge 269 del 1998 ha invece introdotto nel codice penale i reati di prostituzione minorile (art. 600 bis), di pornografia minorile (art. 600 ter), di detenzione di materiale pornografico minorile (art. 600 quater) e di iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600 quinquies). Il 19 settembre 2012 il Parlamento italiano ha ufficialmente ratificato la Convenzione di Lanzarote, che all’articolo 414-bis ha introdotto per la prima volta nel codice penale italiano la parola “pedofilia”, punendone anche l’apologia.

Alla data del 29 giugno 2022, le norme in materia sono ancora in vigore e le fattispecie sopra esposte sono considerate reati e non un «orientamento sessuale», come erroneamente sostenuto dal tweet oggetto della nostra verifica. 

Durante i due governi guidati da Giuseppe Conte non c’è stata alcuna proposta parlamentare di modificare le norme o di depenalizzare i reati, né tale intenzione è stata annunciata attraverso comunicazioni istituzionali o giornalistiche.

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