Questi non sono i batteri di «una mascherina dopo 20 minuti di utilizzo» - Facta
TOP

Questi non sono i batteri di «una mascherina dopo 20 minuti di utilizzo»

Il 22 agosto 2022 è stata pubblicata su Twitter la foto di una piastra di Petri, strumento di lavoro in molti campi della biologia, sulla quale sono presenti diverse tipologie di funghi e batteri. La foto è accompagnata da un commento, tradotto dall’inglese all’italiano dall’autore del post, che recita: «Si tratta di batteri coltivati in una piastra di Petri da un TAMPONE preso dall’interno di una mascherina DOPO 20 MINUTI di utilizzo. Questo è ciò che state respirando».

La foto ha iniziato a circolare online nel 2020, come era stato verificato da bufale.net, sito italiano di fact-checking. Le informazioni veicolate nel tweet che stiamo analizzando sono, però, fuorvianti.

Emad El-Omar, professore di medicina alla University of New South Wales, in Australia, ed esperto di microbiologia, contattato dai colleghi di Afp, ha chiarito che l’immagine oggetto della nostra analisi è «sensazionalista e fuorviante in quanto si tratta di un piatto vecchio e fortemente contaminato». Lo scienziato ha inoltre spiegato che la fotografia mostra una crescita di funghi e batteri e questo è dovuto al fatto che probabilmente «il piatto è stato incubato per molto tempo e contaminato da muffe (o spore di muffe) presenti nell’aria» e altri elementi.

Uno studio pubblicato nel 2022 sulla rivista Scientific Reports sull’isolamento di funghi e batteri dalle mascherine facciali utilizzate durante la pandemia da Covid-19, ha rivelato che sono stati osservati alcuni tipi di funghi e batteri, ma «la maggior parte dei microbi identificati non erano patogeni nell’uomo». 

Ah-Mee Park, ricercatrice all’Università di Kindai (Giappone) e co-autrice della ricerca, ha inoltre chiarito ai colleghi di Lead stories, sito di fact-checking statunitense, che «la maggior parte dei batteri trovati sulle mascherine sono batteri indigeni innocui» specificando che questi non possono crescere e proliferare sulla mascherina in quanto hanno bisogno di acqua e sostanze nutritive per moltiplicarsi, concludendo che «descrivere la maschera come una capsula di Petri è fuorviante» in quanto si tratta di due ambienti diversi.

Resta, in ogni caso, necessario mantenere una corretta igiene nell’utilizzo della mascherina, per evitare di contaminarla con agenti patogeni esterni, come consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dai Centers for disease control and prevention (Cdc) americani.

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Lascia un commento

× WhatsApp