La filosofa Donatella Di Cesare non ha definito la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision «una escalation ulteriore» - Facta
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La filosofa Donatella Di Cesare non ha definito la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision «una escalation ulteriore»

Il 15 maggio 2022 su Facebook è stato pubblicato un post contenente lo screenshot di un presunto tweet pubblicato da Donatella Di Cesare, filosofa ed editorialista italiana, in cui si legge: «L’intempestiva vittoria dell’Ucraina all’Eurovision sarebbe una escalation ulteriore, una sfida alla Federazione Russa, un atto di guerra mentre si finge di parlare di pace».

Il tweet riporta la data del 14 maggio 2022 e sarebbe stato pubblicato alle ore 18.36, raccogliendo migliaia di condivisioni in poche ore. Lo screenshot è accompagnato dal seguente commento, scritto dall’autore del post: «Ma ditemi se una che fa una dichiarazione del genere ha tutti i neuroni al posto giusto! Sperare di vincere l’Eurovision era una minaccia. Averlo vinto una sconfitta! Per fortuna senza escalation! In buona sostanza l’Ucraina per l’esimia professoressa non dovrebbe esistere! Follia pura!».

Si tratta di un contenuto umoristico pubblicato senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa. 

Lo screenshot è stato originariamente pubblicato su Twitter il 15 maggio 2022 dall’utente @elevisconti, che lo ha presentato insieme al commento: «L’Ucraina ha annesso l’Eurovision». Il riferimento è all’ultima serata dell’Eurovision Song Contest 2022, che ha visto trionfare i rappresentanti ucraini della Kalush Orchestra grazie al voto del pubblico da casa. 

Il contenuto aveva tuttavia un intento umoristico, come ha precisato la sua creatrice trenta minuti dopo la prima pubblicazione, e intendeva parodiare un tweet realmente pubblicato il 12 maggio 2022 da Di Cesare, che definiva «una escalation ulteriore» l’ingresso nella NATO di Finlandia e Svezia (descritto dalla filosofa come una «intempestiva annessione»). Lo stesso 15 maggio 2022, Di Cesare ha smentito di aver pubblicato il tweet oggetto della nostra verifica, aggiungendo che non si è trattato di «un fake» ma di «un post perseguibile per diffamazione che testimonia il clima avvelenato».

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