In questo video il giornalista russo Solovyov non si lamenta per essere stato chiamato alle armi - Facta
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In questo video il giornalista russo Solovyov non si lamenta per essere stato chiamato alle armi

Il 27 settembre 2022 su Twitter è stato pubblicato un tweet dall’account @R82938886 contenente una spezzone di una trasmissione russa del canale televisivo statale Russia-1 in cui compare il giornalista Vladimir Solovyov. Nel filmato si vede il propagandista e presentatore russo parlare all’interno di uno studio televisivo con altre persone. Il video è sottotitolato in inglese e stando alla traduzione Solovyov si lamenterebbe con toni accesi di essere stato convocato per la “mobilitazione parziale” annunciata in Russia il 21 settembre dal presidente Vladimir Putin per reclutare nuovi soldati per la guerra in Ucraina. Il filmato è accompagnato da questo testo: «Solovyov gets drafted and goes crazy» (in italiano, «Solovyov viene arruolato e impazzisce»).

Il tweet oggetto di analisi ha diverse migliaia di condivisioni ed è stato rilanciato anche in Italia da svariati account con commenti di scherno delle presunte parole di Solovyov (qui, qui, qui e qui).

Si tratta in realtà di un contenuto satirico, circolato senza il contesto necessario per la sua comprensione e che quindi veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.

Lo spezzone oggetto di analisi è reale ed è andato in onda su Russia-1 il 25 settembre 2022 (qui a partire dal minuto 04:10). Nel filmato Solovyov, tuttavia, non si lamenta con toni accesi di essere stato chiamato alle armi. 

Grazie all’utilizzo di un tool di trascrizione audio, la redazione di Facta news ha appurato che il propagandista russo ha espresso critiche nei confronti degli ufficiali addetti al reclutamento che sarebbero stati tra i responsabili delle tensioni e del caos scoppiati in diverse parti del Paese durante la mobilitazione parziale. Solovyov afferma, ad esempio, che i «commissari militari» responsabili di una cattiva gestione nell’arruolamento di nuovi soldati dovrebbero essere «presi per le orecchie» e portati «in prima linea nel Donbass».

Dunque, i sottotitoli in inglese presenti nel tweet pubblicato dall’account @R82938886 non corrispondono a quanto dichiarato realmente da Solovyov nel corso della trasmissione. Come ha confermato anche Francis Scarr, giornalista della Bbc specializzato nell’analizzare la tv di stato russa, il video con i falsi sottotitoli è «una completa parodia».

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