Non esistono prove che i vaccini anti-Covid inneschino il «fenomeno Ade» - Facta
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Non esistono prove che i vaccini anti-Covid inneschino il «fenomeno Ade»

Il 10 febbraio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni mandate in onda l’8 febbraio durante la trasmissione di La7 DiMartedì e contenute in un filmato pubblicato il giorno successivo dal sito web dell’emittente.

Il video mostra l’intervento del professor Francesco Broccolo, ricercatore in microbiologia dell’università di Milano Bicocca, che interrogato circa la minore efficacia della terza dose di vaccino rispetto alla seconda nella fascia 12-39 anni, ha spiegato che ciò potrebbe essere dovuto al «cosiddetto fenomeno Ade». Secondo Broccolo, «quando il titolo anticorpale è molto alto» si producono «degli anticorpi non neutralizzanti che anziché bloccare il virus, lo traghettano all’interno della cellula».

Si tratta di un’informazione non supportata da evidenze scientifiche. 

Innanzitutto, il fenomeno noto come Ade (Antibody dependent enhancement, potenziamento anticorpo-dipendente) è una reazione per cui alcuni anticorpi anziché bloccare un virus, facilitano il suo ingresso nelle cellule. Si tratta di un fenomeno reale, osservato ​​principalmente in virus come il virus Dengue, il virus della febbre gialla, il virus Zika, l’alfacoronavirus e il betacoronavirus (da non confondere con il virus Sars-Cov-2, appartenente alla stessa famiglia dei coronaviridae), l’influenza, l’Hiv e l’Rsv.

Questa reazione non è stata tuttavia mai osservata nel virus Sars-Cov-2. Come ha spiegato il ministero della Salute in un approfondimento dedicato al tema, i vaccini attualmente autorizzati e somministrati in Europa «fanno produrre anticorpi in modo selettivo contro la proteina “Spike” presente sul coronavirus e la loro azione è volta a bloccare l’ingresso del virus nelle cellule». Per questo motivo, dunque, i vaccini «non possono determinare l’ADE né in coloro che si vaccinano senza aver contratto l’infezione da nuovo coronavirus, né nelle persone che si vaccinano dopo aver contratto l’infezione».

Nella giornata del 9 febbraio 2022, l’università di Milano Bicocca ha pubblicamente preso le distanze dalle opinioni espresse dal professor Broccolo, con un tweet in cui è stato spiegato che queste «non rappresentano il pensiero dell’istituzione» e non sono state escluse «ulteriori azioni e considerazioni a riguardo».

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Comments (4)

  • Stefano

    Buongiorno ,
    potreste cortesemente mettere il link degli studi scientifici relativi al fenomeno ADE che smentiscono le dichiarazioni del microbiologo in questione. Forse ho letto veloce ma mi pare di trovare solo un rimando ad un sito del ministero della sanità in cui si veicola la notizia falsa che il
    Vaccino protegga in qualche l’ho dalla trasmissione e diffusione del
    Virus , cosa abbondantemente smentita sia dagli studi effettuati sia dall’evidenza ( 300 mila casi al giorno con il 90% di vaccinati e con i “sorci Novax” eliminati dalla vita sociale grazie al SupergreenP ).
    Rimandare ad un messaggio di Speranza e/o Sileri dopo la Tachipirina , la vigile attesa e le fake news diffuse da questi personaggi non vi fa uscire benissimo 😂.
    Buon “ lavoro”

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    • Facta

      Buongiorno, cliccando sulle parole sottolineate in giallo puoi accedere a tutte le fonti dei contenuti riportati nel testo.

      reply
  • Cincinnatus

    e i 400 morti al giorno di cui il 67% vaccinato , quale fenomeno hanno innescato?

    reply
    • Facta

      Buongiorno Cincinnatus, dove ha trovato questi numeri?

      reply

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