Cosa c’è da sapere sulla pillola anticoncezionale - Facta
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Cosa c’è da sapere sulla pillola anticoncezionale

Di Irene Sartori Di Borgoricco

Questa è “TABOO”, la rubrica di FACTA che tratta la disinformazione sulla sessualità e sull’educazione emotiva. In queste pillole di informazione cercheremo di trattare alcuni argomenti “intimi”, rispondendo a domande un po’ difficili e facendo chiarezza su temi che riguardano tutti e tutte.  

In questo articolo parleremo della pillola anticoncezionale, un farmaco che, come spiegato su Humanitas, «viene utilizzato come metodo contraccettivo per evitare le gravidanze indesiderate e per diminuire disturbi come le irregolarità del ciclo mestruale, il dolore durante le mestruazioni (dismenorrea), un flusso mestruale abbondante» o problemi ormonali che possono portare a irsutismo (cioè l’aumento della peluria). 

Esistono due tipi di pillole anticoncezionali: la prima contiene principalmente progesterone, chiamata “minipillola”, mentre la seconda contiene sia progesterone sia estrogeni e per questo è detta “pillola combinata”. Ogni tipo di pillola contiene quantità diverse di questi ormoni e proprio per questo motivo si può iniziare l’assunzione della pillola solo dopo la prescrizione di uno medico ginecologo. 

Vantaggi e avvertenze 
I vantaggi della pillola, descritti su Humanitas, sono molteplici. Questo farmaco infatti è un metodo contraccettivo efficace al 98 per cento (se assunta in modo corretto), «è comoda da usare, non interferisce con i rapporti sessuali e non influenza la futura fertilità della donna».

Bisogna però ricordare che la pillola «non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili, può causare alcuni effetti collaterali» come nausea, mal di testa o sbalzi d’umore (soprattutto nei primi mesi di assunzione), e non è indicata in pazienti che presentano alcune patologie, ad esempio il diabete mellito. Inoltre ci sono alcuni effetti collaterali ancora dibattuti tra gli esperti, come l’aumento di peso e di ritenzione idrica, amenorrea (assenza delle mestruazioni), telarca (aumento del seno) ed eccessiva secchezza delle mucose vaginali.

Dove reperire la pillola?
La pillola anticoncezionale può essere acquistata in farmacia presentando la ricetta medica fornita dal medico curante.

Da che età è possibile assumerla?
Come spiegato dalla ginecologa Frances Casey, questo contraccettivo orale si può assumere dopo due anni dal menarca, ovvero la prima mestruazione, fino alla menopausa. 

Qual è l’efficacia contraccettiva della pillola?
Secondo quanto riportato dal ministero della Salute la pillola ha una efficacia molto elevata, pari al 98 per cento. Ciò è possibile grazie ai suoi meccanismi di azione: «la pillola blocca l’ovulazione attraverso uno scambio di ormoni tra ovaie e ipofisi (una ghiandola posta alla base del cervello)», inoltre modifica la consistenza del muco che si trova nella cervice (canale che dà accesso all’utero) rendendolo inospitale per gli spermatozoi». Per di più, specifica ancora il ministero, «se assunta correttamente secondo le indicazioni fornite dal medico», la pillola anticoncezionale è efficace già dal primo giorno di assunzione.

Che ruolo gioca il consultorio?
I consultori, spiega il ministero della Salute, sono degli ambulatori medici messi a disposizione dal Sistema sanitario nazionale (SSN) e comprendono al loro interno varie figure specialistiche, tra cui ginecologi, ostetriche, assistenti sociali e psicologi. I medici ginecologi presenti nei consultori esercitano la loro professione allo stesso identico modo degli altri, e possono perciò prescrivere la pillola anticoncezionale. Inoltre le prestazioni mediche eseguite nei consultori sono per la maggior parte gratuite (salvo alcuni casi di visite specialistiche in cui è necessario pagare il ticket).

È possibile restare anonima quando si fa richiesta per la prescrizione della pillola?
Come riportato dagli esperti, per la prescrizione della pillola anticoncezionale è necessario eseguire degli esami specifici (ad esempio esami del sangue, ecografie, etc), i quali poi verranno letti e analizzati dal medico ginecologo che prescriverà la pillola adatta al paziente. Proprio per necessità del medico di comprendere in modo corretto le esigenze del paziente è necessario un quadro clinico completo. Per questo motivo non è possibile l’anonimato. Nel caso di pazienti minorenni è necessario il consenso dei genitori (o di chi per loro). 

Alcol, droghe, dieta, soprattutto in età adolescenziale, come influenzano l’assorbimento e l’attività della pillola anticoncezionale?
Ad oggi, l’assunzione della pillola anticoncezionale e contemporaneamente l’assunzione di droghe o alcool non sembra che si influenzano a vicenda. Allo stesso modo, anche l’alimentazione, sottolinea Humanitas, non ha effetti sull’efficacia della pillola anticoncezionale.

Nel caso del fumo, invece, è stato trovato legame tra consumo di sigarette-pillola anticoncezionale e aumento delle patologie cardiovascolari, soprattutto trombosi. L’assunzione di estrogeni (contenuti nella pillola) e il fumo non sono un ottimo abbinamento. Infatti, entrambe le sostanze hanno un effetto diretto sui meccanismi cardiocircolatori: la nicotina aumenta il battito cardiaco e stimola la vasocostrizione (restringimento dei vasi sanguigni), mentre gli estrogeni favoriscono la coagulazione del sangue (ovvero rendono il sangue meno liquido e più denso). Questi effetti combinati possono incentivare appunto malattie cardiovascolari, ictus, etc. 

La pillola anticoncezionale può essere usata come “cura” contro l’acne? 
Alle persone che hanno l’acne viene spesso prescritta la pillola anticoncezionale semplice, o con aggiunta di antiandrogeni (composto in grado di bloccare determinati ormoni sessuali). Questo tipo di terapia deriva dalla falsa premessa che l’acne sia causata da una disfunzione degli ormoni sessuali. In realtà, chi soffre di acne non ha affatto disfunzioni ormonali. L’impiego della pillola contraccettiva per la cura dell’acne, oltre a non produrre un significativo miglioramento, espone ai rischi dell’uso di estrogeni e antiandrogeni, fra i quali vi sono aumento di peso, comparsa di cellulite, ipertensione o alterazioni del fegato. Per questi motivi, non si dovrebbe usare la pillola anticoncezionale nella cura dell’acne.

Le persone affette da acne vengono spesso trattate con la pillola anticoncezionale, semplice o con l’aggiunta di antiandrogeni, che bloccano specifici ormoni sessuali. Tuttavia, spiega Humanitas, questa terapia si basa su un presupposto erroneo che considera l’acne come il risultato di disfunzioni ormonali. In realtà, chi soffre di acne non necessariamente presenta tali disfunzioni. «L’impiego della pillola contraccettiva per la cura dell’acne», dunque, «oltre a non produrre un significativo miglioramento, espone ai rischi dell’uso di estrogeni e antiandrogeni», come aumento di peso, comparsa di cellulite, ipertensione e alterazioni del fegato. La pillola anticoncezionale dunque non dovrebbe essere considerata un metodo efficace per il trattamento dell’acne.

La pillola è pericolosa?
In base alle avvertenze del ministero della Salute la pillola non è pericolosa, ma devono essere seguite le indicazioni del medico e bisogna essere controllate regolarmente.  Nello specifico, «durante i primi mesi di assunzione della pillola il corpo si deve adattare e, quindi, potrebbero presentarsi alcuni disturbi», ma una volta assestato il tutto passeranno da soli.  

Esiste l’allergia alla pillola?
La pillola è pur sempre un farmaco, spiega il ministero della Salute, quindi potrebbe causare delle reazioni allergiche in donne particolarmente sensibili.

La pillola protegge dall’Aids?
Nessun contraccettivo, «ad eccezione del preservativo«, ricorda il ministero della Salute, «protegge dall’Aids o da qualsiasi malattia a trasmissione sessuale».

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