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L’8 ottobre 2024 è stato condiviso su X lo screenshot di un presunto comunicato stampa dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), pubblicato il giorno precedente, con il quale viene annunciato il «ritiro immediato dal commercio del farmaco prodotto dalla Pfizer dopo morti improvvise».
Sullo screenshot si legge che la sospensione del farmaco Oxbryta (voxelotor) «è stata decisa dopo la pubblicazione di studi che segnalano gravi reazioni avverse e morti improvvise», e che «nessun nuovo paziente deve iniziare il trattamento con Oxbryta».
Si tratta di un contenuto fuorviante, che diffonde una notizia falsa.
L’immagine non mostra un comunicato stampa dell’Aifa, ma un articolo pubblicato il 7 ottobre 2024 da Pravda.it, un sito che, secondo diverse analisi indipendenti, appartiene a una rete «strutturata e coordinata» di 193 siti che diffondono propaganda russa in Europa e negli Stati Uniti.
Nel comunicato ufficiale dell’Aifa, pubblicato sempre il 7 ottobre 2024, in nessuna parte si legge che il farmaco sarebbe stato ritirato dopo diverse «morti improvvise». L’Agenzia italiana del farmaco ha invece comunicato che la sospensione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco Oxbryta (voxelotor), prodotto da Pfizer e usato per l’anemia falciforme, una malformazione genetica ereditaria che colpisce i globuli rossi, è stata presa, seguendo le indicazioni dell’Agenzia europea del farmaco (EMA), «come misura precauzionale, mentre è in corso la revisione dei benefici e dei rischi di Oxbryta». L’Aifa spiega che i «dati clinici di 2 studi basati su registri» hanno indicato «uno squilibrio tra il numero di crisi vaso-occlusive osservate prima e dopo l’inizio del trattamento con voxelotor e gli eventi fatali documentati in pazienti trattati con voxelotor negli studi clinici».
Aifa, dunque, non ha deciso il «ritiro immediato dal commercio di Oxbryta dopo morti improvvise», ma ha sospeso in misura precauzionale la sua autorizzazione all’immissione in commercio, nell’attesa che l’EMA raccolga e valuti tutte le informazioni e i dati sugli studi citati.
Contattata da Facta, l’Aifa ha confermato che quanto scritto nel post analizzato è «una notizia falsa dai contenuti fuorvianti».
Precisiamo che questo contenuto fa parte di uno specifico filone di disinformazione, analizzato più volte su Facta, che sostiene in maniera infondata che i vaccini anti-Covid, dopo la loro somministrazione iniziata a livello globale a dicembre 2020, avrebbero provocato un aumento di «malori improvvisi» o morti improvvise tra le persone vaccinate.
Su Facta ci siamo occupati di altri casi di disinformazione sul ritiro di farmaci da parte di Aifa.