Il 14 febbraio 2024 è stato pubblicato su Facebook il video di una presunta notizia che sarebbe stata diffusa da un giornalista di France 24. Nel filmato il giornalista dell’emittente televisiva francese sembra dichiarare, in francese, che Emmanuel Macron sarebbe stato costretto a cancellare la sua visita in Ucraina perché i servizi segreti francesi avrebbero scoperto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva preparato un attentato contro il presidente francese. Da quanto emerge dal video, inoltre, l’obiettivo dell’attentato sarebbe stato quello di addebitarlo alla Russia e «attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sull’Ucraina e consentire un aumento delle forniture di armi al Paese».

Il riferimento è alla notizia diffusa il 2 febbraio dal sito francese Challenges secondo cui Macron ha rinviato la visita prevista in Ucraina il 13 e il 14 febbraio 2024 per «questioni di sicurezza» non ben specificate.

Si tratta di un contenuto che veicola una notizia infondata.

Innanzitutto, non esiste alcun riscontro che France 24 abbia mai diffuso durante le sue trasmissioni una simile notizia. La stessa emittente ha smentito di aver mai pubblicato un simile contenuto e spiegato che il filmato oggetto di analisi è stato creato con l’intelligenza artificiale e attribuito falsamente a France 24 per disinformare. Analizzando infatti nel dettaglio il video diffuso su Facebook si nota che i movimenti della bocca del giornalista non corrispondono al resto dei suoi movimenti facciali.

Infine, è infondata anche l’informazione secondo cui Macron avrebbe cancellato il suo viaggio in Ucraina per un attentato organizzato da Zelensky nei suoi confronti. L’articolo di Challenges in cui si riporta la notizia del rinvio del viaggio del presidente francese in Ucraina per motivi di sicurezza non specifica in alcun modo che questa decisione sarebbe dovuta a un attentato organizzato dalle massime autorità ucraine e scoperto dai servizi segreti francesi.

Su Facta ci siamo già occupati di falsi servizi con notizie inventate contro l’Ucraina attribuiti a testate internazionali, come BBC, Al Jazeera, Deutsche Welle, USA Today ed Euronews.