Il 22 luglio 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti avrebbe «costretto uno dei più importanti istituti di archeologia», la Smithsonian Institution, «a pubblicare documenti riservati risalenti ai primi anni del 1900» che dimostrerebbero come l’istituto avrebbe nascosto e distrutto «ritrovamenti storici di giganteschi resti umani in tutta l’America».
Si tratta di una contenuto satirico, circolato senza il contesto necessario alla sua comprensione e finito per veicolare una notizia falsa. Andiamo con ordine.
Contattata dai colleghi di Reuters, la Smithsonian Institution, il più grande complesso museale al mondo che ha diverse sedi principalmente a Washington, D.C. (Stati Uniti), ha chiarito che si tratta di una notizia falsa.
Originariamente questa notizia infondata sull’occultamento e sulla distruzione di resti di giganti umani da parte della Smithsonian Institution era stata infatti pubblicata il 3 dicembre 2014 da World News Daily Report, sito che nelle proprie info specifica di diffondere contenuti satirici e inventati.
Su Facta ci siamo occupati in diverse occasioni di notizie false sul ritrovamento di scheletri di giganti umani (qui e qui).
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