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No, il vaccino a mRna non produce «agenti patogeni»
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Il 18 gennaio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via Whatsapp la segnalazione di un articolo, pubblicato il 13 gennaio 2021 da sito Database Italia, intitolato “Assicuriamoci di essere chiari: Questo non è un vaccino. Sacha Stone, Rocco Galati, Robert F. Kennedy Jr., Dr. Judy Mikovits E Dr. David Martin”. Nonostante la lista di nomi del titolo, nell’articolo le dichiarazioni sono attribuite solo a «Dr. David Martin» e datate al 5 gennaio 2021. David Martin è un nome che, come riporta l’agenzia Reuters, era già legato ad altri contenuti falsi sulla pandemia e che compare nel documentario negazionista Plandemic. A dispetto dell’ingannevole prefisso «Dr.», i nostri colleghi americani di FactCheck hanno verificato che David Martin non è un medico, bensì un analista finanziario e imprenditore, il cui canale YouTube diffonde spesso teorie cospiratorie.
Secondo quanto attribuito a Martin nell’articolo, l’mRna contenuto nei vaccini Pfizer e Moderna «non è un vaccino» bensì «un dispositivo medico progettato per stimolare la cellula umana a diventare un creatore di patogeni».
Si tratta di una notizia falsa.
I vaccini a mRna, come abbiamo raccontato, si limitano a indurre le cellule a produrre una piccolissima quantità di una singola proteina del virus, la cosiddetta proteina spike. Questa istruisce il sistema immunitario a riconoscere la stessa proteina sulla superficie del virus e a neutralizzarlo. La proteina da sola però è inerte, perché il suo unico scopo è promuovere l’ingresso del resto del virus nella cellula che infetta. I coronavirus sono composti da altre cinque proteine e da un genoma di Rna relativamente grande, e senza questi componenti non ha senso parlare di «agente patogeno».
Precisiamo poi che un’altra notizia contenuta nell’articolo è falsa. Secondo l’articolo gli asintomatici sarebbero l’80 per cento degli infetti: come abbiamo discusso, sono in realtà molti meno (circa il 20 per cento).
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