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Non è vero che il servizio sanitario irlandese ha ammesso che il nuovo coronavirus non esiste

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14 gennaio 2021
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Il 12 gennaio 2021 su Facebook è stato pubblicato un video che mostra una donna di nome Gemma O’Doherty che da Dublino afferma (al minuto 1:34) che il servizio sanitario irlandese avrebbe risposto a una sua richiesta effettuata tramite il Freedom of Information Act (foia) dichiarando che «il virus Covid-19 non esiste». Nel video O’Doherty spiega (al minuto 03:30) di aver chiesto al servizio sanitario irlandese le prove che certifichino l’isolamento del virus Sars-CoV-2. L’autorità sanitaria del Paese, stando a quanto riportato dalla donna, avrebbe risposto di non possedere nessun documento in relazione alla richiesta fatta. Nella parte conclusiva del video (al minuto 09:56), O’Doherty sostiene che il vaccino contro il nuovo coronavirus sarebbe in grado di alterare il Dna delle persone.

Si tratta di una serie informazioni false e potenzialmente pericolose vista l’emergenza sanitaria oggi in corso. Andiamo con ordine.

Il video, pubblicato originariamente su Facebook a novembre 2020, mostra l’attivista irlandese Gemma O’Doherty, conosciuta nel Paese poiché lo scorso ottobre è stata protagonista di una campagna contro le restrizioni decise dal governo per contrastare la diffusione del virus Sars-CoV-2. Nel 2019, Youtube aveva sospeso l’account di O’Doherty per incitamento all’odio e nel luglio 2020 anche il suo account su Twitter è stato sospeso definitivamente a causa della violazione delle norme volte a prevenire i comportamenti offensivi e gli atti d’odio.

Specificato questo aspetto, passiamo ora alle dichiarazioni rilasciate nel video oggetto della nostra verifica. Come hanno verificato i colleghi irlandesi di The journal.ie, il servizio sanitario irlandese ha effettivamente risposto a una richiesta effettuata tramite foia da parte di O’Doherty. A essere fuorviante è però l’interpretazione che l’attivista ha fornito nel video della risposta ricevuta dall’autorità sanitaria.

I fact-checker irlandesi hanno spiegato che l’Ireland’s Health Services (in italiano, il servizio sanitario irlandese) riconosce l’esistenza del nuovo coronavirus Sars-CoV-2. L’autorità sanitaria ha dichiarato che la risposta fornita all’attivista era una risposta standard che si dà a una richiesta foia «quando l’ufficio competente ha effettuato una ricerca, ma non ha trovato alcun documento che corrisponda a quanto richiesto». Questo è accaduto perché, continua The journal.ie, l’Ireland’s Health Services non aveva bisogno di dimostrare l’esistenza di un virus che era già stato scoperto. Non è stato quindi creato nessun documento al riguardo.

Come abbiamo poi documentato in un precedente articolo, il virus Sars-CoV-2 è stato ripetutamente isolato: qui un articolo scientifico che descrive il primo isolamento del virus in Cina a inizio gennaio 2020; qui uno studio sul primo isolamento del virus negli Stati Uniti, in cui viene spiegato dettagliatamente il protocollo di isolamento; qui un articolo scientifico che descrive l’isolamento del virus in Italia. Ricordiamo che poi il nuovo coronavirus viene regolarmente coltivato in colture cellulari a fini di ricerca medico-scientifica.

Infine, anche l’affermazione secondo cui il vaccino contro il nuovo coronavirus modificherebbe il Dna è falsa, come abbiamo spiegato in questo approfondimento.

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