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Quasi il 40 per cento della disinformazione europea riguarda la Covid-19

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21 luglio 2021
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Mai come ora, almeno in tempi recenti, tutta Europa si trova ad affrontare sfide comuni, legate alla pandemia di Covid-19. Il virus circola senza fermarsi alle frontiere e lo stesso fa la disinformazione. Le stesse falsità sulla malattia, sui vaccini, su inesistenti cure miracolose e via dicendo – come vedremo meglio tra poco – vengono diffuse in varie lingue in vari Paesi, a distanza di pochi giorni. Anche per tenere traccia di questo “contagio nel contagio”, e per contrastarlo con la prima arma che è la consapevolezza del problema, è stata creata una rete di organizzazioni di fact-checking europee all’interno del progetto EDMO (lo European Digital Media Observatory).

Il 21 luglio è stato pubblicato il primo report sulla disinformazione nell’Ue da parte del network di organizzazioni di fact-checking che fanno parte di EDMO . Qui, grazie al contributo di 12 organizzazioni* – tra cui figurano le più importanti del continente –, sono state raccolte le informazioni relative alla disinformazione che ha maggiormente circolato in 17 Stati dell’Unione europea a giugno 2021, in base alle verifiche fatte dai diversi progetti di fact-checking europei.

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La disinformazione europea continua a concentrarsi sulla pandemia. Dei quasi 1.300 articoli di fact-checking pubblicati dalle varie organizzazioni nel mese di giugno, quasi il 40 per cento ha avuto per oggetto notizie false a tema Covid-19. Alcune organizzazioni hanno riportato percentuali anche più elevate: noi di Pagella Politica e Facta (Italia) il 42 per cento, Correctiv (Germania) il 55 per cento, Afp (Francia e altri Paesi) il 70 per cento.

I vaccini sono l’ambito in cui abbiamo rilevato i principali casi di disinformazione transfrontaliera. In particolare le stesse notizie false che hanno preso di mira i viaggi in aereo – chi è vaccinato non può prenderli perché rischia trombosi; piloti morti o gravemente malati a causa del vaccino – sono circolate dalla Scandinavia all’Europa meridionale, dalla Spagna fino ai confini orientali dell’Ue.

Particolarmente virale è poi stata anche la notizia falsa secondo cui il malore del calciatore danese Christian Eriksen durante la partita contro la Finlandia fosse da attribuire al vaccino contro la Covid-19. Visto che gli Europei di calcio erano seguiti in tutta Europa, non stupisce che una bufala su un episodio che ha suscitato molto interesse – soprattutto per il bel gesto dei compagni di squadra che hanno fatto scudo al compagno steso a terra e hanno prestato i primi, fondamentali, soccorsi – abbia circolato in gran parte del continente.

Altre bufale che hanno attraversato i confini di numerosi Paesi europei sono quella secondo cui i vaccinati non potrebbero donare il sangue, o quella secondo cui il vaccino avrebbe causato più di 15 mila decessi e questo risulterebbe dal sistema di sorveglianza vaccinale o, ancora, quelle relative alle email di Anthony Fauci – direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) e consigliere medico capo della Casa Bianca – che dimostrerebbero che le mascherine non funzionano, che invece funziona l’idrossiclorochina e che il virus lo hanno creato i cinesi in laboratorio.

Infine nel report sono stati raccolti alcuni casi nazionali di particolare interesse. Tra questi possiamo citare le notizie false diffuse in Polonia per screditare l’oppositore bielorusso Roman Protasevich – prelevato dal regime di Lukashenko dopo aver dirottato un volo Ryanair da Atene a Vilnius –, accusato di essere un neo-nazista. O le notizie false circolate in Spagna sul fatto che sarebbero le donne a uccidere in prevalenza i figli e i bambini in generale. O, per chiudere con il nostro Paese, la tesi diffusa anche da alcuni politici secondo cui sarebbe inutile vaccinare le fasce più giovani della popolazione perché i vaccini non impediscono la trasmissione del virus.

Verso la metà di agosto verrà diffuso il prossimo report sulla disinformazione nell’Ue, che riguarderà il mese di luglio.

*Afp, Correctiv, Dpa, Ellinika Hoaxes, Knack Magazine, Maldita, Mimikama, Newtral, PagellaPolitica/Facta, The Journal Fact-Check, VerificaRTVE, Verificat

Questo articolo è stato pubblicato anche su Pagella Politica

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