La notizia dei bambini di Bugliano sottoposti alla sperimentazione del vaccino contro la Covid-19 è satirica
Venerdì 28 agosto 2020 la redazione di Facta ha ricevuto su Facebook una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il 26 agosto sul social network. Il post oggetto della nostra verifica contiene la foto di una bambina dal volto censurato e con un laccio emostatico viola al braccio sinistro, mentre viene immobilizzata per sottoporsi a un’iniezione e un testo che recita: «Vaccini Covid-19: test sui bambini della scuola di Bugliano (PI). 15 alunni della scuola elementare Bava Beccaris si sono sottoposti volontariamente alla sperimentazione del vaccino italiano contro il coronavirus Covid-19. Orgogliosi dei nostri piccoli eroi!».
L’immagine è accompagnata da un commento, scritto da chi ha pubblicato il contenuto su Facebook, in cui si legge: «L’amministrazione comunale di Bugliano (PI) desidera ringraziare i 15 piccoli angeli che si sono sottoposti volontariamente a un piccolo e innocuo test del nuovo vaccini dell’Ospedale Spallanzani di Roma. I genitori dei 15 bambini sono stati convinti dalla preside Rosa Liffoni, dell’Istituto Comprensivo Bava Beccaris, a inoculare il vaccino sperimentale sui loro figlio. In cambio, avranno “9” in condotta il prossimo anno scolastico».
Si tratta di una notizia falsa diffusa con intento satirico e presa per vera dall’autore del post oggetto della nostra analisi.
L’immagine è stata infatti originariamente pubblicata il 25 agosto dall’account Twitter del Comune di Bugliano, luogo immaginario della provincia di Pisa che su Twitter e Facebook pubblica contenuti satirici fingendo di essere una reale amministrazione comunale (come avevamo già verificato qui e qui). Vale la pena precisare che in Toscana esiste realmente un’entità territoriale dal nome Bugliano, ma si tratta di una frazione del comune di Barga, in provincia di Lucca.
Il vaccino italiano contro Sars-Cov-2 si chiama GRAd-CoV2 ed è prodotto dall’azienda bio-tecnologica ReiThera di Castel Romano. La sua sperimentazione è stata avviata il 24 agosto 2020 ma, come spiegato sul sito dell’azienda, l’età minima per partecipare volontariamente ai test è di 18 anni.