Non ci sono prove che la «star equestre» Cienna Knowles sia stata ricoverata in ospedale a causa del vaccino - Facta
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Non ci sono prove che la «star equestre» Cienna Knowles sia stata ricoverata in ospedale a causa del vaccino

Il 5 novembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni riportate in un articolo pubblicato il 27 ottobre 2021 da Eventi avversi news, sito web di cui ci eravamo già occupati per alcuni casi di disinformazione sui vaccini contro la Covid-19. 

L’articolo oggetto della segnalazione si intitola “La star equestre adolescente Cienna Knowles ricoverata in ospedale dopo il vaccino Pfizer” e riporta la storia di «un’atleta equestre adolescente sanissima» ricoverata in ospedale «con trombosi diffuse in tutto il corpo» . 

Si tratta di un’informazione non sostenuta da alcuna prova. 

Innanzitutto, Cienna Paris Knowles è un’atleta equestre australiana di 19 anni, che lo scorso 24 ottobre ha pubblicato su Instagram una suo foto in ospedale, accompagnata da un testo in cui spiegava di aver ricevuto la seconda dose di vaccino il 21 ottobre 2021 e di aver sperimentato quella stessa notte «vomito, febbre, sudorazione, palpitazioni, mal di testa, muscoli e articolazioni doloranti e visione offuscata». Per questo motivo Knowles è stata accompagnata in ospedale, dove le sono stati diagnosticati «coaguli alle gambe, allo stomaco e in entrambi i polmoni». Knowles concludeva il suo post sottolineando di aver fatto il vaccino «per mantenere il lavoro» e che «chi mi conosce personalmente sa quanto fossi titubante e spaventata all’idea di farlo».

Come riportato da un articolo pubblicato il 26 ottobre dalla versione australiana di Yahoo! News, tuttavia, le autorità sanitarie hanno escluso che i trombi possano essere ricondotti alla somministrazione del vaccino. Un portavoce della Therapeutic Goods Administration (Tga, agenzia australiana che si occupa della regolamentazione dei farmaci) ha spiegato a Yahoo che Cienna Knowles è stata vaccinata con Pfizer e che la trombosi non è mai stato segnalato come possibile effetto avverso del vaccino. 

«È importante notare che la segnalazione di un evento avverso al Tga non significa che l’evento sia stato causato dal vaccino”, ha sottolineato il portavoce, aggiungendo che «potrebbe non esserci alcuna relazione tra l’evento avverso e il vaccino: potrebbe essere una coincidenza che l’evento avverso si sia verificato quando è stato somministrato il vaccino».

Un raro effetto collaterale noto come porpora trombotica trombocitopenica (Tts) è infatti associato al vaccino AstraZeneca, ma non esiste alcuna segnalazione che colleghi questa condizione al vaccino prodotto da Pfizer.

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Comments (4)

  • JACOPO

    Faccio appello a tutta la dignità e l’onesta intellettuale rimaste in colui che ha redatto questo articolo.
    Quante probabilità ci sono che una paziente di 19 anni che ha presentato «vomito, febbre, sudorazione, palpitazioni, mal di testa, muscoli e articolazioni doloranti e visione offuscata» e poi «coaguli alle gambe, allo stomaco e in entrambi i polmoni» QUELLA STESSA NOTTE dopo aver ricevuto il vaccino possa essere una coincidenza?
    Quanto bisogna essere pagati per sostenere pubblicamente un’assurdità di questo tipo sulla pelle di una fanciulla finita in un letto di ospedale?

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    • Facta

      Buongiorno Jacopo, servono in ogni caso delle prove che lo dimostrino e ad oggi non ci sono.

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    • Topo

      Caro Jacopo la risposta la trovi nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del 04.04.2020 con il quale è stata istituita “l’Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19 sul web e sui social network”. L’Unità di monitoraggio si avvale dell’apporto di “esperti”. Tra questi esperti vi è anche il dott. Giovanni Zagni, direttore di facta.news. Ovviamente ogni riferimento ad un probabile conflitto di interessi verrà bollato come “fuori contesto”. In effetti in rete girano molte affermazioni false sulla pandemia in corso ma verificarle sui siti di fact-checking sarebbe come a chiedere all’oste se il vino è buono.

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      • Facta

        Buongiorno Topo, Giovanni Zagni si è dimesso dall’incarico proprio per evitare il conflitto di interessi.

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