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Il kit contro la Covid-19 distribuito in uno Stato indiano non debella la malattia in «48 ore»

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4 marzo 2021
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Il 1° marzo 2021 su Facebook è stata pubblicata l’immagine di un kit medicinale accompagnata da un testo in inglese in cui si legge che il governo indiano, «mentre il mondo è in preda alla frenesia dei vaccini», starebbe distribuendo ai propri cittadini un kit anti Covid-19 composto da zinco picolinato, doxiciclina e ivermectina. Il kit costerebbe 2,65 dollari a persona e debellerebbe «completamente» il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 «in circa 48 ore».

Si tratta di un contenuto fuorviante che veicola una notizia falsa.

Come hanno ricostruito i colleghi di Africa Check, un kit per le persone positive al nuovo coronavirus in isolamento domiciliare esiste solo nel singolo Stato indiano di Goa (costa ovest del Paese) e non viene distribuito dal governo centrale in tutto il Paese.

Lo scorso 9 ottobre, il governo dell Stato di Goa ha annunciato il lancio di un kit di monitoraggio dei pazienti positivi al nuovo coronavirus in isolamento domiciliare. Questo kit, si legge sempre nel comunicato, contiene un saturimetro, un termometro digitale, pastiglie di paracetamolo, compresse di vitamina C, compresse multivitaminiche con zinco, due confezioni di compresse di vitamina D3, compresse di ivermectina, di doxiciclina, diversi tipi di mascherine, gel igienizzante, salviettine a base di alcol e guanti. Il valore economico di questo Kit è di 2.000 rupie indiane, cioè 27,45 dollari. Un costo quindi nettamente superiore rispetto a quanto riportato nel post oggetto della nostra verifica. Inoltre, non esiste alcun riscontro riguardo alla capacità di questo kit di debellare il virus in soli due giorni.

Ricordiamo poi che in India l’ivermectina, come riportato lo scorso 23 ottobre il New Indian Express, è un farmaco escluso dalle linee guida nazionali per il trattamento della Covid-19 dopo la decisione dell’Indian Council of Medical Research (Icmr), cioè l’ente che si occupa della della formulazione, del coordinamento e della promozione della ricerca biomedica nel Paese. La decisione era arrivata «a causa della mancanza di prove sufficienti sulla sua efficacia sulla base di studi randomizzati tenuti in India e all’estero».

Infine, come ha ricostruito Reuters, attualmente ci sono studi promettenti (qui e qui) sull’efficacia di questo farmaco contro la Covid-19, ma, come si legge negli stessi documenti, sono necessari ulteriori studi prima che l’ivermectina possa essere raccomandato come trattamento contro la malattia provocata dal nuovo coronavirus.

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