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No, il vaccino a mRna contro la Covid-19 non «modifica il Dna»

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18 dicembre 2020
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Il 13 dicembre 2020 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge: «Vogliono usarci come cavie per sperimentare un ‘vaccino’ che in realtà è un prodotto assolutamente nuovo che modifica il DNA, e che potrebbe avere effetti collaterali molto gravi anche a lunga distanza. Tanto che LORO non lo fanno, concedono benevolmente al popolo le loro dosi». Il riferimento è al vaccino contro il nuovo coronavirus approvato per l’uso che si basa sulla tecnologia a Rna messaggero o mRna.

La notizia riportata nel post oggetto di analisi è falsa.

Come abbiamo spiegato in questo approfondimento, lo scopo di un vaccino è istruire il sistema immunitario a riconoscere un agente patogeno, come un virus. Per fare questo di norma viene somministrato o il virus intero – inattivato con metodi chimici, o una variante incapace di causare la malattia – o frammenti di esso. Il vaccino a mRna, invece, immette nel nostro organismo l’mRna con le istruzioni per costruire una proteina del virus. L’mRna viene catturato e tradotto in proteine e il vaccino induce il nostro organismo a creare, per un breve periodo di tempo, le proteine del virus, che il nostro sistema immunitario imparerà poi a riconoscere.

I vaccini a mRna sono una tecnologia innovativa ma già in sviluppo da tempo e su cui erano già stati fatti numerosi esperimenti e studi clinici. I motivi che negli anni hanno incentivato lo sviluppo di questa tecnologia sono la maggiore sicurezza, la flessibilità e la facilità di produzione su larga scala di vaccini rispetto a tecnologie più tradizionali.

Passiamo alla teoria pseudoscientifica secondo cui questi vaccini sarebbero una forma di «terapia genica» capaci di modificare il Dna di una persona. Come hanno spiegato gli esperti consultati dai nostri colleghi fact-checker di Reuters e Associated Press, l’mRna non è capace di per sé di modificare il genoma. L’informazione genetica dell’mRna viene usata per codificare le proteine virali che ci immunizzano, ma non va mai a toccare il Dna: lo scopo naturale dell’mRna è proprio quello di portare un’informazione genetica pronta per l’uso senza dover “scomodare” il Dna. L’mRna si degrada rapidamente e la cellula dimentica, poi, le istruzioni ricevute.

Riguardo alla sicurezza, i test clinici sui vaccini a mRna contro la Covid-19 hanno finora mostrato che sono molto sicuri, nonostante i tempi più rapidi di sviluppo e approvazione.

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