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No, i parlamentari «tagliati» con la riforma costituzionale «non verranno riassunti come tecnici» in Parlamento

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28 settembre 2020
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Il 27 settembre 2020 su Facebook è stata pubblicata un’immagine a sfondo verde con sopra un testo scritto in bianco. Si legge: «Avete capito la furbizia? I 350 parlamentari che verranno tagliati verranno riassunti come tecnici. Mi dite a che cazzo è servito il referendum?». Il riferimento è alla riforma costituzionale – approvata dalla Camera dei deputati l’8 ottobre 2019 senza la maggioranza qualificata di 2/3 necessaria a rendere il provvedimento immediatamente effettivo e confermata poi dal referendum costituzionale del 20 e 21 settembre 2020 – che prevede la riduzione dei seggi in Parlamento da 945 a 600.

Questa notizia non trova riscontro in nessuna testata nazionale e locale e in nessun comunicato ufficiale. Si tratta quindi di una notizia frutto di fantasia.

Post pubblicato su Facebook il 27 settembre 2020 – Notizia falsa

La riforma costituzionale – il cui testo è formato da 4 articoli – prevede che la riduzione dei seggi parlamentari venga applicata a partire dalla prossima legislatura. In nessuno dei quattro articoli si stabilisce che i parlamentari «tagliati» vengano poi «riassunti come tecnici» in Parlamento. Da dove proviene, quindi, la falsa notizia? Forse dall’errata interpretazione di una vicenda che risale al 2019.

Il 5 giugno 2019 il presidente della Camera Roberto Fico aveva annunciato che tra il 2019 e il 2020 sarebbero stati indetti diversi concorsi pubblici («dopo quindici anni dall’ultimo bando») per assumere delle figure tecniche a Montecitorio: consiglieri parlamentari, informatici, assistenti parlamentari, segretari e documentaristi. Secondo quanto era stato in questa occasione riportato dai media (qui e qui) in totale le assunzioni sarebbero state tra le 250 e le 300. A dicembre 2019 Roberto Fico aveva comunicato di aver approvato il nuovo bando per l’assunzione di 50 assistenti parlamentari. Il presidente della Camera aveva anche dichiarato che una eventuale partecipazione di parlamentari ai concorsi banditi dalla Camera dei deputati, se pur formalmente legittima, sarebbe stata inopportuna.

Sul sito concorsi.camera.it è possibile verificare quali sono ad oggi i bandi – presenti e passati – pubblicati. Lo scorso 23 settembre sono ad esempio terminate le prove scritte del concorso per 41 nuovi consiglieri parlamentari a Montecitorio.

In conclusione, quindi, la riforma costituzionale approvata dal referendum del 20 e 21 settembre 2020 stabilisce che il taglio dei seggi parlamentari si applichi dalla prossima legislatura e in alcun modo che «i 350 parlamentari che verranno tagliati verranno riassunti come tecnici». A partire dall’estate 2019 la Camera dei deputati ha bandito diversi concorsi pubblici per assumere differenti figure tecniche a Montecitorio. In alcuni casi, sono state già effettuate anche le prove di selezione. Trattandosi poi di concorsi pubblici tutti i cittadini che presentano i requisiti previsti nel bando possono partecipare. Roberto Fico ha comunque inviato i parlamentari a non partecipare a questi concorsi perché una loro partecipazione sarebbe inopportuna anche se legittima.

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