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Bill Gates non ha predetto il nuovo coronavirus

Bill Gates non ha predetto il nuovo coronavirus

6 aprile 2020
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Negli ultimi giorni è tornata a circolare una notizia di cui ci eravamo già occupati in passato: un presunto legame tra Bill Gates e il nuovo coronavirus. Come avevamo visto qualche mese fa, si tratta di una notizia falsa.

Il 31 gennaio su Facebook è stato pubblicato uno status in cui si legge: «La fondazione di Bill Gates predisse il Coronavirus: “L’evento 201 provocherà 65 milioni di morti”». Allo status è allegata un’immagine che mostra Bill Gates con in mano delle provette e un testo in cui viene riportato che la Bill e Melinda Gates Foundation alla fine del 2019 aveva ospitato un’esercitazione che simulava una pandemia causata dal coronavirus. La fondazione finanzierebbe poi «anche il gruppo [ndr il Pirbright Institute] che possiede il brevetto per il virus mortale e che sta lavorando a un vaccino per risolvere la crisi».

Questa notizia è fuorviante. La fondazione Bill & Melinda Gates non ha predetto il nuovo coronavirus SARS-CoV-2. Andiamo con ordine.

A ottobre 2019 il Johns Hopkins Center for Health Security, il World Economic Forum e la Bill & Melinda Gates Foundation hanno ospitato a New York un’esercitazione virtuale chiamata “Event 201” in cui è stata simulata una pandemia globale di coronavirus. L’obiettivo era sottolineare la necessità di una cooperazione globale pubblica e privata per contrastare gli impatti economici e sociali di gravi pandemie.

Con un comunicato il Johns Hopkins Center for Health Security ha successivamente chiarito che durante l’esercitazione non è stata fatta nessuna previsione circa la reale diffusione di un virus potenzialmente mortale e che i dati utilizzati per modellare una pandemia immaginaria di coronavirus non corrispondono a quelli reali del nuovo coronavirus SARS-CoV-2. Come spiega infatti anche il Ministero della Salute italiano, i coronavirus sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave).

Inoltre, il brevetto del Pirbright Institute è relativo a due virus che fanno parte della famiglia dei coronavirus che colpiscono gli animali e che, anche in questo caso, non c’entrano nulla con il nuovo coronavirus. Lo stesso Pirbright Institute ha chiarito che il suo brevetto riguarda «lo sviluppo di una forma indebolita del coronavirus che potrebbe essere potenzialmente utilizzata come vaccino per prevenire le malattie respiratorie negli uccelli e in altri animali», che attualmente non ha a che fare con i coronavirus umani. Infine, questo lavoro non è stato finanziato dalla fondazione Bill & Melinda Gates.

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