Il 13 gennaio 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine contenente un messaggio in cui si legge che le iniezioni del vaccino a mRna contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 prodotto dalla casa farmaceutica Moderna sarebbero «un “sistema operativo” progettato per programmare gli esseri umani e hackerare le loro funzioni biologiche».
Questa notizia è falsa e potenzialmente pericolosa vista l’emergenza sanitaria in corso. Andiamo con ordine.
Come abbiamo spiegato in questo approfondimento, lo scopo di un vaccino è istruire il sistema immunitario a riconoscere un agente patogeno. Per fare questo, di norma viene somministrato o il virus intero – inattivato con metodi chimici, o una variante incapace di causare la malattia – o frammenti di esso. Il vaccino a mRna, invece, immette nel nostro organismo l’mRna con le istruzioni per costruire una proteina del virus. L’mRna viene catturato, tradotto in proteine e il vaccino induce il nostro organismo a creare, per un breve periodo di tempo, le proteine del virus che il nostro sistema immunitario imparerà poi a riconoscere.
I vaccini a mRna sono una tecnologia innovativa ma già in sviluppo da tempo e su cui erano già stati fatti numerosi esperimenti e studi clinici. I motivi che negli anni hanno incentivato lo sviluppo di questa tecnologia sono la maggiore sicurezza, la flessibilità e la facilità di produzione su larga scala di vaccini rispetto a tecnologie più tradizionali.
Passiamo al contenuto del post oggetto della nostra verifica. Moderna sul proprio sito ha pubblicato una nota in cui afferma che se l’uso dell’mRna come medicinale funziona per una malattia, dovrebbe funzionare anche per altre con il risultato di migliorare «in modo significativo il modo in cui i farmaci vengono scoperti, sviluppati e prodotti». Moderna spiega che «riconoscendo l’ampio potenziale della scienza dell’mRna, abbiamo deciso di creare una piattaforma tecnologica per mRna che funzioni in modo molto simile a un sistema operativo di un computer. È progettato in modo che possa essere collegato e riprodotto in modo intercambiabile con diversi programmi. Nel nostro caso, il “programma” o “app” è il nostro farmaco mRna».
Come si può vedere, quindi, Moderna ha utilizzato l’espressione «sistema operativo» non in senso letterale, ma metaforico per spiegare che la scienza dell’mRna è paragonabile a un sistema operativo perché può essere utilizzata per affrontare più malattie diverse. Il vaccino a mRna non può quindi «hackerare» le funzioni biologiche delle persone.
Su Facta ci siamo occupati più volte della disinformazione sui vaccini a mRna contro il nuovo coronavirus (qui e qui, ad esempio). Per consultare la sezione del nostro sito dedicata a tutti i contenuti finora pubblicati sui vaccini contro la Covid-19, clicca qui.