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Questo grafico dell’Oms non dimostra che tutte le forme di influenza sono state registrate come casi di Covid-19

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24 novembre 2020
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Martedì 24 novembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un articolo pubblicato il 23 novembre 2020 da Oltre.tv – sito annoverato tra i «siti che hanno pubblicato informazioni false o fuorvianti sul coronavirus» da NewsGuard –, dal titolo “Influenza stagionale, grafico OMS dimostra la “truffa”: «È una follia»”.

L’articolo oggetto della nostra verifica contiene un grafico realizzato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che mostra il «numero di campioni» positivi ai vari ceppi di influenza tra la quarantunesima settimana del 2019 e la quarantesima del 2020 nell’emisfero nord del mondo. Nel grafico si può notare una decrescita del numero di casi di influenza a partire dalla sesta settimana del 2020 (3-9 febbraio 2020) e a un quasi azzeramento a partire dalla settimana 17 e fino alla settimana 40 (20 aprile-11 ottobre).

«Da marzo 2020 non c’è traccia di alcuna influenza stagionale. Lo si vede in un grafico contenuto in un documento dell’OMS pubblicato il 12 ottobre» si legge nell’articolo di Oltre.tv, che per spiegare tale decremento riporta una frase pronunciata da Maria Grazia Dondini – medico di base che esercita la libera professione in provincia di Bologna – nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente Radio Radio (di cui ci siamo più volte occupati): «Tutto è rientrato nelle diagnosi di Covid».

Il grafico contenuto nell’articolo oggetto della nostra verifica

Si tratta di un contenuto fuorviante e veicola una notizia falsa.

Innanzitutto, la tesi della dottoressa Dondini è disponibile a questo link e dal minuto 4:31 si può ascoltare la frase «tutto è rientrato nelle diagnosi di Covid-19», utilizzata come spiegazione per il decremento dei casi di influenza. Il grafico riportato nell’articolo di Oltre.tv è invece contenuto a pagina 5 dell’aggiornamento settimanale sull’influenza, pubblicato il 12 ottobre dall’Oms.

Come si può notare dal confronto tra i casi di influenza globali a cavallo tra il 2018-2019 e quelli del 2019-2020, il calo a partire dalla sesta settimana è fisiologico nella dinamica dell’influenza stagionale. 

La comparazione tra il grafico con i dati dell’influenza 2018-2019 e quello con i dati dell’influenza 2019-2020

Quanto al quasi azzeramento dei casi di influenza a partire dalla 17° settimana del 2020, la spiegazione arriva direttamente dall’aggiornamento dell’Oms che nell’introduzione spiega: «I dati di sorveglianza dell’influenza andrebbero interpretati con cautela poiché la pandemia di COVID-19 in corso ha influenzato in varia misura comportamenti di ricerca sanitaria, nonché priorità e capacità di verifica degli Stati membri. Le varie misure igieniche e di distanziamento fisico attuate dagli Stati per ridurre la trasmissione del virus SARS-CoV-2 hanno probabilmente svolto un ruolo nella riduzione della trasmissione del virus influenzale».

Nessun complotto dunque: secondo la spiegazione dell’Oms il numero inferiore di casi a partire dalla 17° settimana sarebbe dovuto a meno test effettuati in laboratorio (che sono attualmente impegnati nei test per riconoscere la positiva al coronavirus) e una circolazione inferiore dell’influenza, favorita dalle misure di distanziamento attuate per prevenire il contagio da Sars-Cov-2.

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