I timori della genetista Henrion-Caude sui vaccini a mRna non hanno fondamento scientifico - Facta
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I timori della genetista Henrion-Caude sui vaccini a mRna non hanno fondamento scientifico

Il 20 aprile 2021 la redazione di Facta ha ricevuto la richiesta di verificare una breve intervista alla genetista francese Alexandra Henrion-Caude, pubblicata il 18 gennaio 2021 da ByoBlu , secondo cui utilizzare l’mRna su individui sani è «una pura follia» in quanto sarebbe capace di «produrre una serie di conseguenze sull’organismo».

Si tratta di un’opinione in aperto contrasto con il consenso della comunità scientifica e non suffragata da prove. 

Alexandra Henrion-Caude è una genetista che attualmente dirige l’istituto Simplissima, un piccolo istituto di ricerca privato alle Isole Mauritius. È stata anche a capo di un gruppo di ricerca all’Istituto nazionale di sanità e ricerca medica (Inserm) francese (come dimostrato ad esempio da questo comunicato stampa del 2013), da cui però è uscita nel 2018. Precisiamo che l’Inserm si è dissociata dalle recenti dichiarazioni di Henrion-Caude. 

Passiamo all’intervista riportata da ByoBlu. Si tratta di un frammento di un’intervista più lunga rilasciata il 16 gennaio 2021 alla web TV di estrema destra TV Libertés, in cui compaiono numerose affermazioni scientificamente prive di fondamento, come documentato dai nostri colleghi di Afp. Henrion-Caude non è nuova a dichiarazioni pseudoscientifiche sulla pandemia di Covid-19 e compare nel documentario complottista Hold-Up di cui abbiamo parlato su Facta, dove tra le altre cose sostiene che le mascherine causino problemi respiratori (falsa notizia di cui ci siamo occupati in precedenza).

Veniamo all’opinione di Henrion-Caude sui vaccini a mRna. Anche in tempi non sospetti (prima della pandemia di Covid-19), l’opinione generale degli esperti era che la tecnologia a mRna fosse particolarmente sicura, come avevamo discusso anche in precedenza su Facta, e che anzi fosse una delle tecnologie vaccinali più sicure a disposizione. Solo alcuni esempi: nel 2012, sulla rivista accademica Rna Biology, ai vaccini a mRna veniva attribuito un «eccellente profilo di sicurezza». Nel 2013 un articolo di rassegna sulla progettazione dei vaccini a mRna, pubblicato su Trends in Molecular Medicine, sosteneva che i vaccini a mRna fossero più sicuri di quelli basati su Dna o vettori virali e che si tratta di un «approccio sicuro e potente». Uno studio sullo sviluppo di un vaccino a mRna contro il virus Zika, pubblicato su Nature nel 2017, sosteneva che i vaccini a mRna «evitano i rischi di sicurezza […] associati con i vaccini che usano virus vivi». O, ancora: in un articolo di rassegna sui vaccini a mRna dell’aprile 2018, pubblicato su Nature Reviews Drug Discovery, veniva precisato come il primo vantaggio dei vaccini a mRna era proprio la sicurezza: «in quanto l’mRna è una piattaforma non infettiva e incapace di integrarsi [nel genoma], non esiste un rischio di infezione o di mutagenesi. In aggiunta, il mRna viene degradato dai normali processi cellulari». A luglio 2018, in una rassegna sulla possibilità di usare i vaccini a Dna e Rna contro le allergie, pubblicata su Pediatric Allergy and Immunology, i vaccini a mRna erano stati proposti come candidati ideali, a causa delle loro «insuperate caratteristiche intrinseche di sicurezza». In tutti questi articoli le basi teoriche e sperimentali della sicurezza di questi vaccini sono discusse in dettaglio e supportate da studi in bibliografia. 

Sia gli studi clinici sui vaccini contro la Covid-19 sia il loro utilizzo nell’attuale campagna mondiale di vaccinazione hanno poi confermato che i vaccini a mRna sono particolarmente sicuri, tanto che il vaccino più discusso dal punto di vista della sicurezza a causa di (rarissimi) possibili effetti collaterali gravi, quello prodotto da AstraZeneca, è basato su una tecnologia differente, quella a vettore virale.

Ricordiamo infine che l’mRna non è un molecola artificiale o esotica ma, come abbiamo discusso in dettaglio su Facta, è un componente fondamentale del funzionamento di tutti gli organismi viventi. 

In conclusione, l’opinione di Alexandra Henrion-Caude non è suffragata da alcun dato ed è in aperto contrasto con l’opinione generale della comunità scientifica sui vaccini a mRna. Questi anzi, fin dai primi studi, sono sempre stati considerati particolarmente sicuri rispetto ai vaccini basati su altre tecnologie, e fino a questo momento i vaccini a mRna contro la Covid-19 hanno dimostrato un ottimo profilo di sicurezza.

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Comments (12)

  • Ila

    Potete aggiungere gli studi citati così che io possa condividerli?
    Grazie

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    • Facta

      Buongiorno Ila, tutte le parole sottolineate in giallo sono link agi studi o ai contenuti a cui facciamo riferimento nell’articolo.

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  • Albert 2017

    La notizia FALSA è la vostra, cari incompetenti . Avete scritto: “Sia gli studi clinici sui vaccini contro la Covid-19 sia il loro utilizzo nell’attuale campagna mondiale di vaccinazione hanno poi confermato che i vaccini a mRna sono particolarmente sicuri, tanto che il vaccino più discusso dal punto di vista della sicurezza a causa di (rarissimi) (sic!) possibili effetti collaterali gravi, quello prodotto da AstraZeneca, è basato su una tecnologia differente, quella a vettore virale.” Andate a documentarvi su “EudraVigilance” il sito dell’UE sugli effetti avversi dei farmaci. https://www.adrreports.eu/en/search_subst.html#
    Alla lettera C, alla voce “covid-19” sono riportati, per i principali FARMACI SPERIMENTALI (poichè legalmente non sono nemmeno “vaccini”) i seguenti effetti avversi, in data 12/6/2021: a) Moderna 45.662; b) Pfizer 223.594 ; c) Astra-Zeneca 282.634 ; d) Janssen 10.220
    Se la matematica non è un’opinione, abbiamo già in Europa, in soli 6 mesi, BEN 562.110 EFFETTI AVVERSI documentati ed ufficiali, da quei farmaci sperimentali, altro che “rarissimi”. E abbiamo già innumerevoli casi di persone morte o che hanno subito miocarditi, ictus, ecc. Poi, forse per voi ciò che dicono Premi Nobel come Montagnier , o grandi esperti come Raoult, non importa, ma purtroppo per voi in meno di 2 mesi sono cambiate molte cosette, e ciò che diceva la dr.ssa Henrion-Caude sembra assolutamente corretto, mentre siete VOI che diffondete fake news, visto che avete perfino il coraggio di affermare che 562.000 effetti avversi sarebbero “rarissimi”.

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    • Facta

      Buongiorno Albert, effetti avversi segnalati ed effetti collaterali effettivamente provocati dai vaccini è un equivoco che abbiamo già affrontato diverse volte su Facta: si vedano per esempio articoli come questo, questo, questo, questo e questo per approfondire.

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    • Angela

      Bravissimo!

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  • Giovanni De Donno

    Quindi i vaccini sono sicuri, si possono tranquillamente ignorare le dichiarazioni delle case farmaceutiche che li producono che affermano che sono ancora in fase di sperimentazione. Ci sarà quindi qualcuno pronto a sottoscrivere che non esiste alcun rischio di trombosi da porre in correlazione con la vaccinazione e che in caso di danni riportati e provati a causa del vaccino si potrà richiedere e si avrà diritto a un risarcimento.

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    • Facta

      Buongiorno Giovanni, quali case farmaceutiche lo hanno dichiarato? Quando? In quale occasione?

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      • Eli Giac

        Nel bugiardino caro… non serve andare tanto in cerca.

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        • Facta

          Ci potrebbe indicare dove nel bugiardino le case farmaceutiche avrebbero scritto che i vaccini sono ancora in fase di sperimentazione?
          Per quanto riguarda gli eventuali rischi è corretto che vengano inseriti nel bugiardino perché, come per ogni medicinale, è proprio lì che devono essere riportati.

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  • Ida di Biase

    Se i cosiddetti vaccini sono così sicuri, come mai fanno firmare il consenso informato che esonera case farmaceutiche, governo e sanitari inoculatori da qualsiasi responsabilità in caso di effetti avversi?

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    • Facta

      Buongiorno Ida, non è così. Ne hanno parlato i nostri colleghi di Pagella Politica in questo articolo

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  • Ida di Biase

    Dal punto di vista scientifico, non bisogna confondere le potenzialità di una ricerca o di uno studio con le conclusioni alle quali si arriva fermo restando l’uso del metodo scientifico. Il quale prevede che dopo la fase sperimentale vengano analizzati e valutati i dati per poter poi confermare o meno l’ipotesi di partenza. Riguardo ai “vaccini” in questione non mi sembra che sia già trascorsa la fase sperimentale! Sugli acidi nucleici poi, e l’RNA messaggero rientra tra questi, la letteratura scientifica è piuttosto consistente sul ruolo che ha nelle reazioni di sintesi delle proteine; piuttosto carente invece sul catabolismo della stessa molecola ovvero sui processi della sua demolizione. In realtà, la scienza è ancora molto lontana dalla comprensione di gran parte dei meccanismi biochimici che riguardano le catene e le reti metaboliche all’interno della cellula.

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