No, Shinzo Abe non è stato ucciso perché «non obbediva agli ordini del Wef» - Facta
TOP

No, Shinzo Abe non è stato ucciso perché «non obbediva agli ordini del Wef»

L’11 luglio 2022 è stato pubblicato un tweet contenente un’immagine dell’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, colpito a morte lo scorso 8 luglio durante un evento elettorale, accompagnata da un testo in lingua inglese che lo stesso autore del tweet traduce come: «Shinzo Abe non obbediva agli ordini del WEF. Non ha mai imposto la vaccinazione, ha restituito 1,6 milioni di dosi e ha dato accesso all’ivermectina ai cittadini. La capite così?».

Si tratta di una notizia falsa. 

Non esiste alcuna prova credibile che colleghi l’omicidio di Shinzo Abe al World economic forum (Wef), organizzazione internazionale non governativa finita al centro di numerosi casi di disinformazione. Alla data del 13 luglio 2022, il maggiore sospettato dell’omicidio secondo la polizia giapponese è Tetsuya Yamagami, che ha confessato di aver ucciso il politico perché convinto che il nonno dell’ex primo ministro avesse contribuito all’espansione di un gruppo religioso a cui sua madre aveva elargito una «grande donazione».

Venendo alle informazioni contenute nel tweet, il 26 agosto 2021 il Giappone ha realmente sospeso l’utilizzo di 1,63 milioni di dosi del vaccino Moderna, ma non si è trattato di un gesto di ribellione, bensì di una precauzione dovuta ad alcune segnalazioni di presunte contaminazioni in alcune fiale. L’allarme è comunque rientrato nel giro di pochi giorni, quando al termine di un’indagine Moderna ha escluso qualsiasi problema di sicurezza o efficacia e il Giappone ha ripreso ad acquistare dosi del vaccino.

Come avevamo già chiarito in un precedente articolo, è invece falsa la notizia secondo cui Abe avrebbe «dato accesso all’ivermectina ai cittadini». Come abbiamo spiegato in numerose occasioni, l’ivermectina è un farmaco antielmintico, ovvero che uccide o fa espellere vermi parassiti (specialmente intestinali), ma che è stato propagandato fin dalla primavera del 2020 come una potenziale cura contro la Covid-19. Al momento, tuttavia, ​​non esistono prove scientifiche dell’efficacia di questo farmaco contro la Covid-19 e per questo motivo la Fda e l’Ema (ovvero le agenzie del farmaco americana ed europea) ne sconsigliano l’uso. 

La falsa credenza che il Giappone abbia optato per l’utilizzo dell’ivermectina arriva dalla dichiarazione di Haruo Ozaki, presidente della Tokyo Medical Association, che in una conferenza stampa del 9 febbraio 2021 aveva raccomandato l’utilizzo delll’ivermectina. La Tokyo Medical Association è tuttavia un’organizzazione privata e non ha alcun rapporto o affiliazione con il governo giapponese, che invece non ha mai pubblicamente consigliato o messo a disposizione il farmaco.

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Lascia un commento

× WhatsApp